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CRONACA NERA

Incendio nella fabbrica La Torrente a Sant'Antonio Abate vicino Napoli: abitanti evacuati, aria irrespirabile

Un vasto incendio è divampato nello stabilimento dell'azienda “La Torrente", nel Napoletano, forse innescato da fuochi d'artificio per un matrimonio

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Paura a Sant’Antonio Abate, dove un vasto incendio all’interno dello stabilimento conserviero La Torrente ha obbligato i cittadini ad evacuare le proprie abitazioni, mentre una coltre di fumo lentamente avvolgeva il centro cittadino. Ancora da chiarire le cause del rogo, forse causato dai fuochi d’artificio accesi per un matrimonio.

Il rogo nella fabbrica La Torrente

L’incendio è divampato nella giornata di oggi, giovedì 13 luglio, all’interno della fabbrica La Torrente, sita in via Casa D’Auria a Sant’Antonio Abate, comune facente parte della città metropolitana di Napoli, in Campania.

Le fiamme si sono sviluppate tra i capannoni della grande azienda, una delle più grandi in Italia ad occuparsi della produzione dei pomodori, per poi avvolgere in poco tempo lo stabilimento.

L’area nel Napoletano nella quale si trova Sant’Antonio Abate, dove le fiamme hanno avvolto la fabbrica La Torrente

Le fiamme e la colonna di fumo che ne è scaturita sono visibili a distanza, e mentre i soccorritori sono al lavoro per domare l’incendio si indaga per risalire alle cause che hanno dato vita al rogo.

L’arrivo dei soccorsi

Sul posto sono immediatamente accorsi carabinieri e vigili del fuoco, al lavoro per le operazioni di spegnimento, che sono ancora in corso, e per valutare il grado di inquinamento ambientale attualmente raggiunto.

Questo anche a causa della gran quantità di legni e plastiche stoccate nei pressi della fabbrica, raggiunte a loro volta dalle fiamme. Il fuoco ha inoltre divorato la struttura dell’azienda, che appare semidistrutta, con alcune parti crollate a causa dei danni creati dal fuoco.

Per prevenire ogni tipo di problema alla salute pubblica, i cittadini residenti nelle aree limitrofe sono stati evacuati da carabinieri e vigili del fuoco. Al momento non si hanno comunque notizie di feriti o intossicati, nonostante l’aria nei dintorni risulti già irrespirabile.

L’ipotesi sulle cause

Non si hanno per ora certezze sulle modalità con le quali è divampato l’incendio. È però al vaglio degli investigatori l’ipotesi di una causa esterna.

I carabinieri stanno infatti indagando sulla possibilità che a causare l’incendio siano stati dei fuochi d’artificio abusivi, esplosi per festeggiare un matrimonio in una zona non distante da quella nella quale si trova lo stabilimento.

Un aggiornamento sull’evento è stato dato dal sindaco di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, che con un post condiviso su Facebook ha rassicurato che “saranno adottate tutte le misure necessarie per monitorare la qualità dell’aria e intervenire tempestivamente, se necessario, per preservare la salute della comunità”, mentre l’incendio viene affrontato con “massima tempestività e impegno”.

Fonte foto: Facebook / 123RF

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