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POLITICA ESTERA

In Niger dopo il colpo di stato assedio all'ambasciata francese al grido "viva Putin", Eliseo pronto a reagire

Ambasciata di Francia in Niger presa di mira da manifestanti che inneggiano a Putin. Nervosismo a Parigi con Macron pronto a prendere provvedimenti immediati

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Prosegue il caos in Niger, dopo il colpo di stato dei militari che il 26 luglio ha rovesciato il presidente Mohamed Bazoum. Migliaia di manifestanti si sono radunati davanti all’ambasciata francese a Niamey per inneggiare all’esercito e a Vladimir Putin.

In Niger manifestazione davanti all’ambasciata francese

L’agenzia francese Afp riporta che alcuni manifestanti hanno rimosso la targa con su scritto “Ambasciata francese in Niger” per poi calpestarla e sostituirla con bandiere del Niger e della Russia.

I dimostranti avrebbero gridato slogan contro la Francia e in favore di Vladimir Putin e della Russia.

Manifestanti esultano dopo il colpo di stato in Niger.

I manifestanti chiedevano anche di “arrestare” i membri del precedente governo affinché restituissero “i milioni rubati”.

Il ministero degli Esteri francese ha condannato “qualsiasi violenza” e ha ricordato che la sicurezza delle ambasciate “è di competenza dello Stato ospitante”. L’esercito infine ha disperso la folla.

La reazione francese all’assedio all’ambasciata in Niger

Immediata la risposta di Parigi, allarmata per il fatto che attualmente in Niger secondo i dati in possesso del ministero per l’Europa e gli affari esteri si trovano fra i 500 e i 600 cittadini francesi.

Parigi “non tollererà alcun attacco contro la Francia e i suoi interessi” e risponderà “immediatamente e senza esitazioni”.

“Chiunque attacchi cittadini francesi, esercito, diplomatici e diritti di passaggio francesi vedrebbe la Francia rispondere in modo immediato e senza esitazioni”. Così una nota dell’Eliseo.

Il golpe in Niger

Lo scorso 26 luglio la Guardia presidenziale del Niger ha messo in atto un colpo di Stato al fine di destituire il 63enne presidente Mohamed Bazoum, al potere dal 2021.

Il golpe è riuscito e i militari hanno annunciato il successo dell’operazione in TV.

“Ciò segue il continuo deterioramento della situazione della sicurezza e il cattivo governo economico e sociale“, hanno detto i golpisti.

Intanto l’Ecowas, la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale, ha dato un ultimatum ai golpisti: ripristinare l’ordine costituzionale e il governo del presidente Mohamed Bazoum entro una settimana o andare incontro a gravi conseguenze.

L’Ecowas non esclude l’uso della forza. Intanto ha deciso di imporre immediate sanzioni economiche al Niger.

Fonte foto: ANSA

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