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Ilaria Salis libera, polizia nel suo appartamento: tolto il braccialetto elettronico può lasciare l'Ungheria

La polizia ungherese ha lasciato l'appartamento di Ilaria Salis a Budapest dopo averle tolto il braccialetto elettronico. L'insegnante può tornare in Italia

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Paola Palazzo

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Su Virgilio Notizie si occupa di vari settori, dalla cronaca alla cultura, ma la sua più grande passione sono la moda e le tendenze. Durante il Master di Giornalismo alla Lumsa di Roma, muove i primi passi nelle redazioni di testate online e televisive. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali nazionali e locali

Ilaria Salis è libera. Nella mattinata di venerdì 14 giugno, la polizia ungherese ha raggiunto il suo appartamento a Budapest per toglierle il braccialetto elettronico e mettere così fine alla detenzione domiciliare. Adesso l’insegnante milanese può tornare in Italia. La richiesta di scarcerazione era stata depositata dal suo avvocato ungherese Gyorgy Magyr, dopo essere stata eletta eurodeputata con Alleanza Verdi e Sinistra.

Ilaria Salis, la polizia ungherese le ha tolto il braccialetto elettronico

Dopo circa un mese di domiciliari e più di un anno di detenzione in carcere, Ilaria Salis è stata liberata. La polizia ungherese le ha rimosso il braccialetto elettronico, consentendole così di lasciare l’appartamento di Budapest dove era ospitata da una famiglia italiana dal 23 maggio scorso.

La notizia è stata confermata dall’Ansa, sottolineando che la richiesta di scarcerazione era stata presentata dal suo avvocato ungherese, Gyorgy Magyar, subito dopo la sua elezione come eurodeputata con Avs.

Ilaria Salis 

La famiglia aveva già comprato i biglietti aerei per raggiungerla in Ungheria e festeggiare lunedì 17 giugno il suo 40esimo compleanno, ma ora l’insegnante milanese potrà spegnere le candeline in Italia.

Arrestata con l’accusa di appartenere a un’associazione criminale e di essere coinvolta nelle aggressioni a tre militanti di estrema destra a Budapest, Salis ha trascorso più di 15 mesi sotto detenzione in carcere prima di essere trasferita ai domiciliari.

Salis libera, le reazioni

“Facciamo i festeggiamenti del suo compleanno a casa, vado a prenderla e me la porto a casa io”, ha detto Roberto Salis all’Ansa dopo aver ricevuto la notizia della liberazione di sua figlia Ilaria.

“Sono molto contento – ha aggiunto – sto cercando di organizzare il rientro il più velocemente possibile. Ho lavorato in sordina ma non ci aspettavamo che venisse liberata già oggi. E invece mi ha chiamato l’avvocato Magyar per dirmi che la polizia stava andando a liberarla. E ora vado a prenderla”.

“Finalmente! Siamo  felici della notizia che giunge da Budapest, l’europarlamentare Ilaria Salis ora può tornare in Italia e potrà svolgere la sua nuova funzione a cui l’hanno indicata centinaia di migliaia di elettori”, hanno dichiarato in una nota congiunta Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs.

“Il  nostro grazie va a tutti e a tutte coloro che, come noi, in questi  mesi si sono indignati e non si sono rassegnati alla terribile condizione in cui era tenuta nelle carceri di Orban – concludono – Ora potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli. La aspettiamo”.

L’Ungheria vuole la revoca dell’immunità

A seguito dell’elezione al Parlamento Europeo di Ilaria Salis, votata nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra, l‘Ungheria sta valutando se presentare una richiesta di revoca dell’immunità parlamentare.

Sulla questione è intervenuto Levente Szikra, avvocato ungherese e analista seior presso il Centro per i Diritti Fondamentali di Budapest. “Se il risultato elettorale diventa giuridicamente vincolante, la Salis avrà il diritto di assumere il mandato – spiega –  Ciò le conferisce il diritto all’immunità, ma non è del tutto chiaro se questo diritto si applichi anche al procedimento penale iniziato molto prima che sorgesse il diritto all’immunità”.

Secondo le norme ungheresi, in questi casi non si applica l’immunità“, specifica Szikra, aggiungendo che “questa discrepanza non preoccupa il Parlamento Europeo”.

Fonte foto: ANSA

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