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Il virus Nipah in India fa la seconda vittima, scatta l’obbligo di mascherine nella regione del Kerala

Torna la paura in India dopo la morte di uno studente di 24 anni a causa del virus Nipah. Oltre 150 persone in isolamento, scatta l’obbligo delle mascherine

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Il virus Nipah fa paura in India. Uno studente di 24 anni, morto nel distretto di Malappuram, nella regione del Kerala, è la seconda vittima del virus. Il primo decesso era stato registrato lo scorso luglio, quando era morto un ragazzo di 14 anni che abitava a pochi chilometri di distanza dal villaggio di residenza dello studente. Le autorità sanitaria locali hanno messo in isolamento 151 persone che erano venute a contatto con il 24enne.

Seconda vittima del virus Nipah in India

Secondo quanto riportato dai media locali, il giovane morto a causa del virus Nipah in India si era recato in quattro strutture sanitarie della zona. Una circostanza che ha allargato il bacino dei potenziali contagi, incrementando l’allarme delle autorità sanitarie. Sempre in base alle notizie provenienti dall’India, al momento sarebbero 5 le persone che hanno manifestato sintomi riconducibili al virus Nipah.

Nei giorni precedenti al decesso, il 24enne sarebbe entrato in contatto con diversi amici.  Per cercare di contenere i contagi è stato imposto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e all’interno delle scuole della zona.

Poliziotti indiani durante l’epidemia di Nipah del 2019

Virus Nipah, come si trasmette

Il virus Nipah era già salito agli onori della cronaca in India. Nel 2018, sempre nella regione del Kerala, era stato registrato un focolaio infettivo che aveva causato 17 vittime. Nel vicino Bangladesh, invece, Nipah è considerato alla stregua di un virus stagionale.

In altre zone dell’Asia sud-orientale, come Malesia e Singapore, sono stati registrati in passato alcuni focolai.

Il virus Nipah è un virus zoonotico, che si trasmette dagli animali agli esseri umani. I responsabili della trasmissione, in questo caso, sono i pipistrelli della frutta e le volpi volanti (specie Pteropus). Ma il virus può anche essere trasmesso attraverso alimenti contaminati o in modo diretto tra le persone.

Virus Nipah, sintomi e cure

Secondo i dati della World Health Organization, il tasso di mortalità del virus – considerato comunque molto raro – è molto elevato e si attesta tra il 40% e il 75%. I sintomi iniziali del virus Nipah sono molto generici e vanno dalla febbre al mal di stesa, fino a vomito, tosse e mal di gola.

In alcuni casi più gravi la malattia provoca una encefalite acuta, che può sfociare nel coma, fino ad arrivare alla morte. Il 20% delle persone che superano la fase più grave della malattia riporta conseguenze neurologiche. Non essendoci trattamenti medici approvati, al momento le cure disponibili mirano al contenimento dei sintomi.

Tuttavia, sono in fase di studio trattamenti di immunoterapia oltre a una cura antivirale a base di remdesivir.

Fonte foto: ANSA

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