Il pub di Livorno contro Giorgia Meloni e i suoi elettori: "Non vogliamo i vostri soldi". Bufera sui social
Il post di un pub di Livorno, in aperta protesta contro Giorgia Meloni e i suoi elettori, è diventato virale sui social: cos'è successo
Una peculiare protesta contro Giorgia Meloni, da parte di un locale di Livorno, ha rapidamente fatto il giro dei social. Appena dopo l’ufficializzazione dei risultati delle scorse elezioni, sulla pagina Facebook del pub “La bua dell’orate” di Livorno ha pubblicato un post in aperta ostilità nei confronti della leader di Fratelli d’Italia e di chi l’ha votata.
La protesta del pub di Livorno: “Noi i soldi di chi ha votato Meloni non si vogliono”
Nel post si legge la frase: “Noi i soldi di chi l’ha votata non si vogliono. Siete gentilmente pregati di essere coerenti con il vostro voto e di non frequentare più il nostro baretto di invertite/deviate”.
In un’intervista del quotidiano locale Il Tirreno, subito successiva al primo post, la proprietaria del locale aveva spiegato: “Quando ho visto i risultati domenica sera non ci volevo credere. Sapevo che la destra era molto favorita, ma fino all’ultimo speravo in un risultato diverso”.
Nella stessa intervista aveva anche precisato: “Io non ho proibito niente a nessuno, ho solo chiesto di essere coerenti con le proprie idee. Perché uno che ha votato Meloni, che discrimina gli omosessuali, dovrebbe esser ben accetto nel nostro locale?”.
Un locale, quello di Livorno, molto vicino alla comunità LGBTQIA+, e che negli scorsi mesi ha anche pubblicizzato il Toscana Pride.
Il passo indietro dopo la tempesta mediatica
La protesta del pub nei confronti di Meloni (qui il suo programma) è stata sufficiente a scatenare una vera e propria tempesta mediatica che ha travolto il locale e la proprietaria stessa. Tra reazioni positive e negative, la titolare si è ritrovata al centro di un’attenzione che, per sua stessa ammissione, non si aspettava.
“Devo ammettere che tutto questo è troppo grande per me e davvero non mi ci vedo in diretta nazionale o a fare altre interviste”, si legge in un post successivo, pubblicato il 28 settembre.
Poi si è affrettata a precisare: “Comunico a Voi e a tutti che all’ingresso del mio locale non c’è la richiesta del proprio voto, non ci ho mai minimamente pensato lontanamente. Il mio locale è aperto a tutti, chi vuole è il benvenuto e verrà trattato come ho sempre fatto: nel migliore dei modi”. Ecco di seguito il post riportato integralmente.