Il premio Nobel Ales Bialiatski condannato a 10 anni di carcere in Bielorussia: aveva sfidato Lukashenko
L'oppositore di Lukashenko e premio Nobel bielorusso Bialiatski condannato a 10 anni di carcere per contrabbando
La Bielorussa incarcera uno dei principali oppositori del presidente Lukashenko. Il premio Nobel per la Pace Ales Bialiatski dovrà scontare 10 anni di carcere per contrabbando. Tramite la sua ONG Viasna, l’uomo si impegna fin dagli anni ’80 a promuovere democrazia e libertà nel Paese.
- Chi è Ales Bialiatski, l'oppositore di Lukashenko
- Le proteste del 2020 e il Nobel per la Pace
- Il processo per contrabbando e la condanna
Chi è Ales Bialiatski, l’oppositore di Lukashenko
La Bielorussia è considerata da tempo “l’ultima dittatura d’Europa“. Fin dallo scioglimento dell’Unione Sovietica nel 1994 il Paese è in mano a Aljaksandr Lukashenko, stretto alleato della Russia e in particolare del presidente Putin.
Tra i principali oppositori del presidente bielorusso c’è Ales Bialiatski. Sessant’anni, attivista per i diritti civili fin dagli anni 80, nel 1996 fonda il centro studi Viasna (Primavera). L’obiettivo è sempre quello di portare la democrazia in Bielorussia.
Già nel 2011 Bialiatski viene detenuto in carcere senza un regolare processo. Rilasciato nel 2014, viene nuovamente arrestato nel 2021.
Le proteste del 2020 e il Nobel per la Pace
L’anno della pandemia è stato per la Bielorussia anche un anno di speranza. Grandi manifestazioni di protesta hanno scosso il Paese e messo a rischio la stabilità del regime di Lukashenko.
Il dittatore ha però deciso di reprimere con violenza queste proteste, e parte della strategia attuata ha previsto anche l’arresto di alcuni degli oppositori più in vista.
È in questo contesto che Bialiatski viene incarcerato per la seconda volta. Come la prima, non riceve un regolare processo e per quasi tre anni rimane dietro le sbarre senza che ne venga provata la colpevolezza. Nel 2022 gli è stato riconosciuto il Nobel per la Pace per le sue battaglie, insieme ad altri attivisti Bielorussi, Russi e Ucraini.
Il processo per contrabbando e la condanna
infine però il processo si è svolto. Bialiatski e due co-imputati, Valentin Stefanovitch e Vladimir Labkovitch, erano accusati di contrabbando e finanziamento di attività che violano gravemente l’ordine pubblico, reato per cui è prevista una pena che varia tra i 7 e i 12 anni di carcere in Bielorussia.
La condanna è stata di 10 anni per il premio Nobel, 9 e 7 anni per gli altri imputati. Svetlana Tikhanovskaïa, principale oppositrice di Lukashenko in esilio in Polonia, ha commentato la sentenza definendola un’ingiustizia.
La politica ha dichiarato su Twitter: “Dobbiamo fare di tutto per combattere questa vergognosa ingiustizia“.