Il nuovo capo di Hezbollah Safieddine è morto secondo Israele: era il cugino di Nasrallah
Israele afferma di aver ucciso anche il successore di Nasrallah a leader di Hezbollah, il cugino Safieddine
Morto anche Saffiedine. È questo che riterrebbero i vertici delle forze di sicurezza di Israele, che ieri hanno compiuto un altro bombardamento a Beirut, dove il cugino di Nasrallah e leader in pectore di Hezbollah doveva incontrare alcuni funzionari iraniani.
- Israele ritiene che Saffiedine sia morto
- Il bombardamento che avrebbe ucciso Safieddine
- Prosegue l'invasione del Libano da parte di Israele
Israele ritiene che Saffiedine sia morto
Il leader in pectore di Hezbollah e cugino del defunto Hassan Nasrallah, Hashem Safieddinb sarebbe stato ucciso in un bombardamento avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 ottobre nel centro di Beirut.
Lo riporta la rete israeliana Canale 12, che parla di una convinzione dei vertici delle forze di sicurezza israeliane a riguardo. Nelle ore successive al bombardamento era stato reso noto che fosse proprio Safieddine l’obiettivo dell’attacco.
Oltre ad essere il cugino di Nasrallah, Safieddine aveva importanti contatti con l’Iran, finanziatore principale di Hezbollah, e aveva avuto una formazione religiosa molto simile, anche se si occupava di più del ramo civile del Partito di Dio.
Il bombardamento che avrebbe ucciso Safieddine
Nella notte tra il 3 e il 4 ottobre i bombardamenti dell’esercito di Israele sul Libano si sono concentrati nuovamente sulla capitale del Paese, Beirut. Da quando la città è diventata un bersaglio 37 persone sono morte negli attacchi e 150 sono rimaste ferite.
Si trattava del primo grande attacco nel centro di Beirut. I bombardamenti precedenti avevano preso di mira principalmente i quartieri periferici dove Hezbollah ha le proprie roccaforti.
L’obiettivo di questo attacco sarebbe stato proprio Hashem Safieddine, che in quanto nuovo leader designato di Hezbollah aveva organizzato un incontro con alcuni funzionari iraniani per discutere della situazione.
Prosegue l’invasione del Libano da parte di Israele
Nel frattempo nel sud del Libano procedono le operazioni militari da parte dell’Idf per scacciare dall’area Hezbollah e permettere ai residenti del nord di Israele sfollati a causa dei lanci di missili di ritornare nelle proprie abitazioni.
Si registrano già i primi caduti tra le truppe israeliane. Nella giornata del 4 ottobre, la seconda dall’inizio delle operazioni, nove soldati dell’Idf sono stati uccisi durante uno scontro a fuoco con esponenti di Hezbollah.
Non si hanno notizie invece di una reazione nei confronti dell’Iran, che il 2 ottobre ha lanciato decine di missili contro Israele, causando danni e un morto, un uomo palestinese di 37 anni.