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Il ministro Valditara e il post sulla scuola criticato dal Pd e dagli utenti social: "Lo riscriva in italiano"

Polemiche social sul post del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara circa la proposta di introdurre un tetto agli alunni stranieri a scuola

Pubblicato:

Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Scoppia la polemica sul post pubblicato sui social dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara circa la proposta di introdurre a scuola un tetto agli alunni stranieri nelle classi. A far discutere, oltre al merito della proposta, è anche la forma con la quale Valditara si è espresso in un post pubblicato su X (ex Twitter).

Polemiche sul web

“Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate” ha scritto il ministro Valditara su X, in un post criticato anche da molto utenti. 

Ha poi aggiunto: “È in questa direzione che noi intendiamo muoverci“. 

“Analisi logica: voto 3, analisi del periodo: voto 1″ ha commentato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe mentre l’account dei deputati del Pd ha ironizzato sull’italiano dell’esponente del governo Meloni: “Ministro, adesso lo riscriva in italiano. Così, forse, riusciamo a capire esattamente cosa ha detto”.

Il Pd contro il ministro

Le opposizioni hanno anche espresso critiche nel merito della proposta di Valditara il quale, secondo la segretaria del Pd Elly Schlein, “corre dietro al delirio di Salvini che vuole sbattere fuori dalle classi i bambini nati da genitori stranieri. Non si capisce l’accanimento della destra che governa contro i bambini. Pensano di negare il diritto costituzionale all’istruzione a chi nasce e cresce in Italia?” afferma Schlein.

“Se approvassimo lo Ius Soli quelle bambine e quei bambini sarebbero già italiani. Il Ministro parla di Costituzione ma evidentemente non l’ha letta, e non ha nemmeno rinnovato il Protocollo con l’Anpi per farla studiare nelle scuole. Questa è una deriva pericolosa”.

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Le scuole pubbliche, osserva Schlein, “hanno bisogno di più risorse, più strumenti, più investimenti, di insegnanti pagati di più perché sono quelli che prendono meno in Europa. Non hanno bisogno di ideologia nazionalista. Non si è mai fatta inclusione sociale escludendo i bambini dalle scuole”.

La maggioranza si schiera con il ministro

Di tutt’altro avviso gli esponenti di maggioranza di governo, che aprono alla proposta di Valditara. “Non vedo cosa ci sia di strano o di male nelle parole del ministro Valditara, tanto da scatenare l’ennesima isteria collettiva della sinistra” osserva la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli.

Una maggioranza di studenti italiani, per cominciare, sottolinea Ronzulli, “serve a far sì che i ragazzi progrediscano più velocemente, in modo tale che le classi non rimangano indietro nei programmi”.

Tutto questo, aggiunge infine, “favorirà l’integrazione, che è certamente più complicata nei casi in cui coloro che vengono da altri Paesi siano prevalenti”.

Fonte foto: ANSA

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