Il Governo incontra le parti sociali a Palazzo Chigi, i sindacati si spaccano: cosa prevede la manovra
I contenuti della manovra illustrata dal Governo alle parti sociali tra la mini Ires per agevolare le assunzioni e la proroga di Quota 103
Il varo della manovra, previsto per lunedì 16 ottobre in Consiglio dei ministri, è stato anticipato ieri sera da un primo incontro tra il Governo e le parti sociali a Palazzo Chigi. L’Esecutivo ha illustrato i contenuti della legge di Bilancio per il 2024 alle associazioni datoriali e sindacali presenti al tavolo. Presenti, in rappresentanza del Governo, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, la sottosegretaria alle Imprese e Made in Italy Fausta Bergamotto e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
- Il Governo: priorità a pensioni e redditi bassi
- La mini Ires e 5 miliardi per la pubblica amministrazione
- I sindacati si spaccano
Il Governo: priorità a pensioni e redditi bassi
Subito dopo l’incontro con le parti sociali che si è svolto ieri sera, una nota di Palazzo Chigi ha fatto sapere che è stato “uno scambio di vedute” svolto in un “clima proficuo e costruttivo”.
La intenzioni del Governo per la legge di Bilancio 2024 sarebbe quella di dare priorità assoluta a redditi e pensioni più bassi “per contrastare gli effetti negativi dell’inflazione”. E poi, ancora, la volontà di ridurre le tasse “attraverso la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo“.
Tra gli obiettivi della manovra, inoltre, anche “l’anticipo della riforma dell’Irpef prevista dalla delega fiscale, misure per la famiglia con incentivi per la natalità e le donne lavoratrici, risorse significative per il comparto sanitario e i rinnovi dei contratti del pubblico impiego scaduti da tempo”, si legge nella nota diramata da Palazzo Chigi.
La mini Ires e 5 miliardi per la pubblica amministrazione
Stando a quanto illustrato dal governo alle parti sociali, la manovra dovrebbe contenere uno stanziamento di 5 miliardi per la pubblica amministrazione.
Altra novità, in materia di fiscalità e lavoro, sarebbe anche l’introduzione di una mini Ires per agevolare chi assume che favorirebbe di una tassazione ridotta.
Sul fronte pensioni, invece, la legge di Bilancio al varo del consiglio dei ministri lunedì dovrebbe prorogare Quota 103 e l’Ape sociale. Resta, infine, Opzione donna che potrebbe essere rivista e corretta
I sindacati si spaccano
Nonostante il Governo abbia parlato di “un clima proficuo e costruttivo”, i sindacati non sono stati dello stesso parere. Almeno non tutti.
Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra ha espresso un giudizio positivo sul confronto avuto a Palazzo Chigi: “Troviamo recepite molte proposte e priorità che in questi mesi abbiamo indicato”, ha fatto sapere dopo il vertice.
Di segno opposto, invece, il commento della Cgil. “È andata male, avevano chiesto l’apertura di un confronto, invece ci siamo trovati di fronte ad un’informativa, peraltro lacunosa e generica”, ha commentato il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari. “Si prospetta – ha aggiunto – una manovra all’insegna del ritorno all’austerità, totalmente inadeguata ad affrontare le emergenze sociali del Paese”.
La Uil, infine, ha segnalato che i “3 miliardi per la sanità” previsti dalla manovra “non sono sufficienti”, perché “la sanità va salvaguardata”, ha detto il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti lamentando come “non c’è niente sulla previdenza”.