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Il generale Roberto Vannacci ospite di Fuori dal Coro su Rete 4: le sue parole su gay, immigrati e politica

L’autore del libro “Il mondo al contrario” non ha risparmiato commenti sui tanti temi toccati nel volume: ecco cosa ha detto

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Il generale Roberto Vannacci è tornato in televisione, ospite di Fuori dal Coro su Rete 4, per parlare dei temi affrontati nel suo libro “Il mondo al contrario”. L’ex comandante della Folgore, appena sollevato dalla guida dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, ha scatenato una vera e propria bufera mediatica con la pubblicazione del suo volume.

“Vendute molte copie”

Il libro ha riscosso un grande successo su Amazon nonostante si tratti di un volume autoprodotto. Ma i dati di vendita hanno convinto un editore (Il Cerchio) a far uscire una nuova edizione del libro, che sarà presto anche reperibile nelle librerie fisiche.

A precisa domanda sui dati di vendita posta dal conduttore Mario Giordano, il generale Vannacci ha preferito non svelare i numeri che, ha detto, verranno rivelati in un apposito evento. Per ora il generale si è limitato a dire che “le copie vendute sono davvero tante”, aggiungendo che i soldi guadagnati sono stati “guadagnati in modo onesto”.

Il commento sui gay di Vannacci

L’intervista è partita dalle frasi sui gay, definiti “non normali” nel libro “Il mondo al contrario”. “La normalità è un concetto statistico – ha detto Vannacci – e non significa peggiore o migliore, anche ai carabinieri ho detto che non sono normali, ma in questo caso non sono stato denunciato”. Parlando poi degli attacchi ricevuti, secondo Vannacci si tratta di una cattiva interpretazione di quanto scritto.

Immigrazione e forze armate

“Come si fa a non provare odio per uno stupratore di bambini? Ma poi è una cosa ben diversa passare all’azione e fare gesti concreti, il mio libro non incita all’odio ma io difendo la libertà di poter odiare”, ha detto Vannacci. Incalzato sulle accuse di aver leso il prestigio delle forze armate, Vannacci ha negato questa possibilità.

Sul tema dell’immigrazione, uno degli argomenti principali del libro, Roberto Vannacci ha portato l’esempio di Australia e Giappone che “hanno quasi ridotto a zero il fenomeno”. “Anche da noi, in Europa, prima o poi si raggiungerà il limite e poi non potremo accogliere chi avrà veramente bisogno. È normale che una persona straniera che non rispetta le nostre regole viene percepita come un invasore”, ha aggiunto.


Mario Giordano, conduttore di Fuori dal coro su Rete 4

Le parole sulla possibile candidatura

In chiusura, il generale Vannacci ha negato la possibilità di scendere in politica (“Sono un soldato”) e ha detto di avere “fiducia cieca” nell’amministrazione e nei suoi superiori.

Parlando della famiglia, Vannacci ha detto che il modello tradizionale di famiglia ha subito attacchi da tutti: “Forse perché 4 persone singole consumano di più rispetto a una famiglia di 4 persone, forse ci sono motivi economici per distruggere la famiglia”.

L’ultima stoccata è stata rivolta agli ambientalisti: “Dovrebbero smetterla di frignare davanti alle telecamere e bloccare le strade, sono azioni inutili. Devono studiare, e anche tanto, oltre a produrre ricchezza perché sarà il progresso tecnologico a salvare il pianeta”.

Fonte foto: ANSA/Rete4

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