Il generale Mario Buscemi e l'accusa dei figli: "Fortuna dilapidata, le spogliarelliste gli hanno tolto tutto"
I figli del generale Mario Buscemi hanno depositato la denuncia per il furto con circonvenzione d'incapace da parte di 8 spogliarelliste
La vicenda del generale Mario Buscemi, una figura di rilievo nel panorama militare italiano, si apre a nuovi dettagli. Secondo le accuse mosse dai suoi figli, il generale sarebbe stato vittima di “circonvenzione d’incapace” da parte di un gruppo di spogliarelliste, le quali avrebbero approfittato della sua vulnerabilità per prosciugare il suo patrimonio. L’inchiesta, aperta dal pubblico ministero Mario Dovinola, sta cercando di fare luce su queste accuse.
Cosa è successo al generale
Dopo il pensionamento nel 2010, Mario Buscemi è caduto in depressione e si è isolato. Secondo il racconto, questo lo ha portato a diventare una facile preda di una serie di relazioni ambigue con almeno otto spogliarelliste che frequentava presso il night club Poppea, vicino al Colosseo.
Le donne, stando alle accuse dei figli, avrebbero fatto gruppo tra loro per ottenere il maggior numero possibile di favori dal generale, approfittando della sua condizione mentale e del suo stato emotivo fragile.
I messaggi che le donne inviavano a Buscemi sono stati descritti come manipolatori. Attraverso i messaggi si può chiarire il meccanismo del gruppo, ovvero ognuna di loro tentava di screditare l’altro per ottenere di più.
Il patrimonio dilapidato
Le richieste di denaro da parte delle spogliarelliste sono state descritte come “incessanti” e “sfacciate”.
Il generale, al contrario, si presentava come un uomo facilmente manipolabile. L’anziano ha anche cancellato le conversazioni su WhatsApp per nascondere le prove degli scambi sotto richiesta di una delle donne.
Nel corso degli anni, Buscemi avrebbe quindi elargito ingenti somme di denaro, acquistato appartamenti, automobili, gioielli e persino pagato le rette scolastiche dei figli delle donne.
L’inchiesta
L’inchiesta della procura si concentra ora sulle dinamiche dello sfruttamento. Le prove sono molte, tra cui i messaggi compromettenti inviati dalle spogliarelliste.
Si indaga sull’uso del patrimonio, Mario Buscemi infatti lo ha sperperato fino all’ultimo, fino a ridurlo a zero. L’accusa dei figli è chiara: “Fortuna dilapidata, le spogliarelliste gli hanno tolto tutto”.
Il fascicolo è stato aperto, si attendono ora le testimonianze delle 8 donne che saranno decisive per stabilire se si possa configurare il reato di circonvenzione d’incapace.