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Il Covid potrebbe essere stato creato in laboratorio, lo studio divide gli esperti: parlano Gismondo e Lopalco

Uno studio australiano ipotizza la provenienza artificiale del Covid-19, che sarebbe stato creato il laboratorio: le opinioni dei ricercatori Gismondo e Lopalco 

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Covid creato in laboratorio. Uno studio australiano basato su metodi di valutazione del rischio non esclude che il Sars-CoV-2, il coronavirus responsabile del Covid-19, sia stato creato in laboratorio e non abbia origine animale. Le opinioni dei ricercatori Gismondo e Lopalco 

Lo studio australiano sul Covid in laboratorio

Alcuni ricercatori hanno condotto uno studio di analisi del rischio con uno strumento modificato che permetterebbe di distinguere i virus creati in laboratorio da quelli di origine zoonotica, quindi derivati dagli animali.

Lo studio, a cui ha partecipato anche il dottor Xin Chen, esperto di questo tipo di analisi e tra i promotori dell’utilizzo di questo strumento, il Grunow-Finke modificato, avrebbe rilevato un’alta probabilità che il Sars-CoV-2, che ha causato il Covid-19, sia di origine non naturale.

Il Direttore di Microbiologia clinica e virologia dell’Ospedale Sacco di Milano Maria Rita Gismondo, che ha commentato lo studio

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Risk Analysis, pubblicazione che come suggerisce il nome non tratta principalmente di medicina ma è invece focalizzata sui metodi di valutazione del rischio, una disciplina che studia sistemi tecnologici complessi.

Lo studio simile fatto sul Mers-CoV

Non è la prima volta che uno studio del genere viene eseguito su un coronavirus presente anche nei pipistrelli e che ha causato un’epidemia anche tra gli esseri umani. Il dottor Xin Chen aveva infatti già eseguito una ricerca simile sul Mers-Cov.

Anche in questo caso il coronavirus responsabile per la sindrome respiratoria mediorientale era stato individuato come un patogeno ad alta probabilità di origine innaturale. La comunità scientifica riconosce invece generalmente l’origine zoonotica del Mers-Cov.

Gli stessi ricercatori responsabili per lo studio sul Sars-CoV-2 hanno specificato che si tratta di probabilità e che lo studio non individua nessuna specifica provenienza del Covid-19: “Questa valutazione del rischio non può dimostrare l’origine specifica del Covid-19, ma mostra che la possibilità di un’origine di laboratorio non può essere facilmente scartata

Le dichiarazioni di Gismondo e Lopalco

Lo dico dal 2020 e prima o poi la verità verrà fuori“. Ha commentato così i risultati dello studio Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano.

La dottoressa ha poi continuato: “Personalmente io ho continuato più volte a sostenere la teoria del virus ‘scappato’ dal laboratorio, anche perché il laboratorio di Wuhan, struttura che ho anche visto, era di quarto livello”.

Ha risposto Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento: “Lo studio in questione non porta alcuna prova, ma utilizza un metodo in base al quale ‘non si può escludere’ l’origine artificiale del virus. Se mettiamo insieme tutti gli studi condotti finora sul tema, l’origine naturale del virus resta ancora la più avvalorata

Fonte foto: ANSA

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