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Il commosso saluto di Roberto Saviano a Michela Murgia: il discorso dello scrittore al funerale dell'amica

Lo scrittore Roberto Saviano ha tenuto un toccante discorso al funerale dell'amica e collega Michela Murgia: cosa ha detto l'autore di Gomorra

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Si sono tenuti nel pomeriggio di oggi, sabato 12 agosto 2023, i funerali di Michela Murgia. Grande folla alla Chiesa degli Artisti a Roma, dove ha preso la parola anche l’amico e scrittore Roberto Saviano, tra coloro che hanno poi scortato la bara all’uscita della chiesa.

Il discorso di Roberto Saviano al Funerale

Quando ha preso la parola, non ha nascosto la difficoltà del momento, ammettendo che quelle sarebbero state “le parole più difficili della mia vita“. L’autore di Gomorra, ha poi rivelato che per volontà di Michela quella giornata doveva essere “per tutti coloro che avevano percorso la sua strada, leggendo e ascoltando, trovandosi nelle stesse lotte”.

Con spirito ironico, la Murgia sapeva che il suo funerale sarebbe stato “un gran casino” e secondo Saviano aveva ragione. Ne ha poi lodato la capacità di ribaltare la prospettiva: “Era questo che la rendeva così pericolosa ai poteri“.

A portare la bara sono stati anche il marito Lorenzo Terenzi e Roberto Saviano

Secondo l’amico, il suo principale pregio come intellettuale è stato quello di ricordare come “l’ombra è data dalla luce, che non c’è abisso senza superficie, che il conforto non è edulcorare il dolore ma indicare il sentiero che lo attraversa e permette di uscirne”. Per questo ha voluto vivere pubblicamente la sua malattia, il tumore ai reni che le è costato la vita.

Michela Murgia “ha protetto tutti fino all’ultimo”

Saviano, nel suo elogio funebre pronunciato con voce rotta dall’emozione, ha aggiunto: “Ha protetto tutti fino alla fine. Persino nei suoi ultimi atroci momenti, non voleva che qualcuno portasse su di sé la sua sofferenza”.

È entrato poi nel personale del loro rapporto, sostenendo che a unirli non è ciò che entrambi hanno fatto ma ciò che è stato fatto loro. Ha ricordato le crisi di vomito della Murgia, dovute allo stress per gli attacchi, la pressione mediatica e “l’orrore dei populisti che si accanivano, giornali infami e siti immondi con il mandato di insinuare che dietro l’impegno ci fosse profitto”.

In Italia, ha detto rammaricandosi, “una scrittrice è stata considerata un nemico politico. Attaccarla ha avuto il solo scopo di intimidire chiunque voglia esporsi”. L’ha poi ringraziata per essergli stata accanto nei processi che lo hanno riguardato.

L’eredità della scrittrice sarda secondo Saviano

Fuori dalla Chiesa degli Artisti, al termine del funerale, Roberto Saviano stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa ha anche dichiarato: “Michela lascia un compito agli intellettuali: difendere i diritti, scegliere da che parte stare, perché i diritti sono il più grande canto d’amore possibile”.

Sulla sua attività letteraria, politica e sociale, ha anche aggiunto: “Michela ha portato sulle sue spalle quello che spesso non fa la politica: prendersi cura della cosa pubblica”.

Sempre nella giornata di oggi, ha parlato anche la madre della scrittrice, Costanza Marongiu. “Fino al giorno prima mi ha nascosto la verità. Mi diceva: sto migliorando. E io ci credevo. Poi una settimana fa ha smesso di rispondermi al telefono e ho capito che stava male” ha detto in un’intervista.

Fonte foto: ANSA
Funerali di Michela Murgia a Roma: folla all'arrivo del feretro presso la Chiesa degli Artisti, le foto

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