Il cardinale Becciu contro il Vaticano dopo la condanna, il riferimento a Papa Francesco dopo la sentenza
Il cardinale Angelo Becciu si dichiara innocente: "Essere condannati non è bello, sono rimasto costernato". Cos'ha detto dopo la sentenza del Vaticano
Il cardinale Becciu dice di essere pronto a “dimostrare la mia innocenza” dopo la condanna arrivata dal Vaticano. È quanto il religioso ha dichiarato in un’intervista rilasciata per ‘Cinque Minuti’, il format di Bruno Vespa nella puntata che andrà in onda lunedì 18 dicembre. Il 16 dicembre, ricordiamo, il cardinale è stato condannato a 5 anni e sei mesi di reclusione in primo grado durante il processo per una compravendita di un palazzo al centro di Londra con i soldi della Segreteria di Stato.
Il cardinale Becciu si dichiara innocente
Dopo la condanna in primo grado arrivata dal tribunale vaticano, il cardinale Angelo Becciu si dichiara innocente e lo fa attraverso i media.
In occasione della puntata di ‘Cinque minuti’ in onda lunedì 18 dicembre con la conduzione di Bruno Vespa, il cardinale ha annunciato la sua battaglia.
Le sue parole: “Essere condannati non è bello, sono rimasto costernato e ho sentito su di me il peso di me stesso, della mia famiglia e anche della Chiesa, un cardinale ad essere condannato”.
A quel punto, come riporta ‘Ansa’, Bruno Vespa gli ha chiesto se il Papa creda nella sua innocenza. Becciu ha risposto: “Io credo di sì e spero di sì. E comunque io mi darò da fare, è certo, per dimostrare la mia innocenza. Nelle istanze giuridiche e in tutte le maniere io voglio gridare al mondo che sono innocente, che non ho fatto assolutamente questi reati di cui vengo accusato”.
La condanna del Vaticano
Come detto in apertura, il 16 dicembre 2023 è arrivata la condanna in primo grado nel processo sulla compravendita di un palazzo a Sloane avenue 60, al centro di Londra, con soldi della Segreteria di Stato.
Nello specifico, la condanna è stata inflitta per due episodi di peculato e per il caso di Cecilia Marogna, una donna sarda che Becciu, nel periodo in cui ricopriva la carica di Sostituto agli affari generali della Segreteria di Stato, arruolò per presunte competenze di intelligence per liberare una suora tenuta prigioniera in Mali, liberata poi nel 2021.
I legali di Becciu, Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, hanno annunciato un ricorso in appello.
La reazione di Cecilia Marogna
Ascoltata da ‘Repubblica’, Cecilia Marogna ha respinto le accuse di ciò che definisce un “processo mediatico” e ha parlato di “sentenza già scritta“.
A proposito della suora liberata, si domanda: “È stata poi liberata la suorina? A me pare di sì”. Un’accusa, quella nei suoi confronti, con la quale il Vaticano avrebbe “mostrato le proprie fragilità”.