Il cantante Tommy Parisi arrestato nel blitz anti-mafia a Bari: figlio del boss, era già stato condannato
Una vita tra musica napoletana e vicende di cronaca, anche il cantante Tommy Parisi tra gli arrestati in un blitz anti-mafia a Bari
C’è anche il cantante neomelodico Tommy Parisi tra le persone arrestate lunedì 26 febbraio in una vasta operazione della polizia contro i clan mafiosi di Bari. Figlio del boss di Japigia, il cantante è stato già condannato in primo grado nell’ambito di un’altra inchiesta.
- Blitz anti-mafia a Bari
- Arrestato anche il cantante Tommy Parisi
- Parisi condannato a 8 anni per associazione mafiosa
Blitz anti-mafia a Bari
All’alba di lunedì 26 febbraio la polizia ha condotto un maxi blitz anti-mafia tra Bari e provincia contro la mafia locale, eseguendo decine di arresti e sequestri.
Oltre 130 gli indagati totali, tra le persone arrestate ci sono la consigliera comunale Maria Carmen Lorusso, eletta con il centrodestra e poi passata con la maggioranza di centrosinistra, e il marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale.
Tra i vari reati contestati dalla Dda barese c’è l’ingerenza dei clan mafiosi di Japigia nelle elezioni comunali di Bari del 2019.
Arrestato anche il cantante Tommy Parisi
Come riporta Repubblica, tra gli arrestati nel blitz anti-mafia della polizia c’è anche il cantante neomelodico Tommy Parisi, figlio dello storico boss di Japigia Savinuccio. Il 40enne è finito ai domiciliari.
Nel suo curriculum non c’è soltanto la musica napoletana: già latitante per un certo periodo, è stato coinvolto in diverse inchieste giudiziarie per vari reati.
Parisi condannato a 8 anni per associazione mafiosa
Tommy Parisi vanta già una condanna, non definitiva, per associazione mafiosa. Nel 2022 è stato condannato in primo grado a 8 anni di reclusione nell’ambito di una inchiesta su decine di episodi di estorsione di stampo mafioso a cantieri edili.
Il processo di secondo grado inizierà a breve, nel marzo 2024, alla Corte d’Appello di Bari. Non si tratta però dell’unica vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto.
Indagato assieme ad altri in una inchiesta della Dda barese su un presunto giro di scommesse online illegali messo in piedi dai clan, nel 2019 Parisi ha patteggiato una pena a un anno e dieci mesi (pena sospesa) per il reato di trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante mafiosa.