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Il calendario dei saldi invernali Regione per Regione: quando iniziano e quali sono le regole da rispettare

Quando iniziano i saldi invernali 2024 e le regole da rispettare per esercenti e acquirenti: ecco il calendario completo delle vendite di fine stagione

Pubblicato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

I saldi invernali 2024 sono alle porte: le vendite di fine stagione partono quasi ovunque il 5 gennaio, tranne che per due eccezioni rappresentate da Trentino e Valle d’Aosta. Ecco il calendario completo degli sconti.

Differenza tra saldi e promozioni

Saldi e promozioni sono due termini spesso utilizzati, erroneamente, come sinonimi.

I saldi, detti anche vendite di fine stagione, sono sconti che interessano prodotti di moda o di carattere stagionale che sono soggetti a deprezzamento se restano invenduti.

Le promozioni, dette anche vendite promozionali, non sono vincolate a uno specifico periodo dell’anno e avvengono per un limitato periodo di tempo. Sono le Regioni a dettare le regole in materia, proibendo sconti nei periodi antecedenti ai saldi con divieti che vanno dai 15 ai 40 giorni.

Quando iniziano i saldi invernali

In Valle d’Aosta saldi invernali dal 3 gennaio al 31 marzo; zero promozioni nei 30 giorni precedenti.

Nel Lazio saldi dal 5 gennaio al 16 febbraio; nessuna promozione nei 30 giorni prima.

In Liguria i saldi invernali iniziano il 5 gennaio per finire il 18 febbraio; il divieto di promozioni cade nei 40 giorni prima dell’inizio degli sconti.

In Puglia e Veneto con i saldi si comincia sempre il 5 gennaio per finire il 18 febbraio; il divieto di fare promozioni è nei 30 giorni prima degli sconti.

In Marche e Piemonte saldi dal 5 gennaio all’1 marzo; proibite le promozioni nei 30 giorni prima.

In Emilia-Romagna e Lombardia i saldi invernali vanno dal 5 gennaio al 4 marzo; il divieto di promozioni cade nei 30 giorni precedenti.

In Abruzzo, BasilicataCampania, Molise, Sardegna, ToscanaUmbria i saldi invernali vanno dal 5 gennaio al 5 marzo. Ma con una differenza: le leggi regionali di Abruzzo e Umbria permettono di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno; in Campania, Molise, Sardegna, Basilicata e Toscana proibite le promozioni entro 30 giorni dall’avvio dei saldi.

In Calabria i saldi invernali vanno dal 5 gennaio al 6 marzo; il divieto di fare promozioni coincide con i 15 giorni antecedenti le offerte.

In Sicilia i saldi vanno dal 5 gennaio al 15 marzo; non c’è alcun divieto relativo alle promozioni.

Il Friuli-Venezia Giulia i saldi cominciano il 5 gennaio e finiscono il 31 marzo.

I saldi invernali in Trentino

Per il Trentino la situazione è più complicata perché varia da zona a zona:

saldi dal 13 gennaio al 10 febbraio nei distretti di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina, Merano e Burgraviato, Valle Isarco e Alta Valle Isarco, Val Pusteria e Val Venosta;

saldi dal 24 febbraio al 23 marzo per Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, Santa Cristina, Selva Gardena, Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara, Stelvio, Maso Corto, Resia e San Valentino alla Muta.

Saldi: regole per negozianti e clienti

Durante i saldi la possibilità di provare i capi prima di comprarli è rimessa alla discrezionalità del negoziante.

Anche il cambio del capo acquistato durante i saldi è lasciato alla discrezionalità del negoziante. Solo in caso il capo sia danneggiato o non conforme il negoziante è obbligato alla riparazione o alla sostituzione. In caso ciò risulti impossibile, è possibile chiedere la riduzione del prezzo di acquisto o la restituzione dei soldi. Il vizio va denunciato entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

I capi acquistati online possono sempre essere cambiati o restituiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto, a eccezione dei prodotti personalizzati o realizzati su misura.

Il negoziante non può impedire ai clienti di pagare con carte o altri strumenti digitali.

È obbligatorio per i negozianti esporre chiaramente il prezzo originale e quello scontato della merce, con la relativa percentuale di sconto applicata.

Fonte foto: ANSA

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