I turisti italiani bloccati a Madeira sono rientrati con il volo d'emergenza, ma non sono tutti: 35 a terra
Sono rientrati in Italia i circa 200 turisti rimasti bloccati per giorni a Madeira a causa della cancellazione del loro volo
È finita la disavventura per i circa 200 turisti italiani che erano rimasti bloccati sull’isola di Madeira, in Portogallo, dopo la cancellazione del volo Wizz Air che avrebbe dovuto riportarli in Italia a Ferragosto. Domenica sera sono sbarcati a Roma a bordo di un volo d’emergenza appositamente approntato. Ma non tutti, 35 sono rimasti a terra, bloccati al check-in.
- Bloccati a Madeira, rientrati i turisti italiani
- In 35 rimasti a Madeira
- Il racconto dei passeggeri rimasti a Madeira
Bloccati a Madeira, rientrati i turisti italiani
Sono rientrati in Italia i turisti rimasti bloccati per quattro giorni a Madeira dopo la cancellazione del loro volo di rientro a causa del maltempo.
Come riporta Ansa, i circa 200 italiani sono sbarcati all’aeroporto di Roma Fiumicino nella serata di domenica 18 agosto, attorno alle 19.30.
A riportarli in Italia un volo di emergenza partito dall’aeroporto di Funchal, predisposto dalla compagnia aerea Wizz Air su pressioni della Farnesina.
In 35 rimasti a Madeira
Non tutti dei circa 200 turisti italiani sono però riusciti a prendere quel volo, 35 sono rimasti a terra.
Secondo quanto emerso, sarebbero stati respinti al momento dell’imbarco, sembra a causa di un intoppo burocratico.
“La compagnia aerea ha atteso fino all’ultimo minuto altre 30 persone che avevano regolare biglietto per questo volo, ma sfortunatamente non si sono presentate al gate”, scrive Wizz Air in una nota”.
“Siamo delusi dal fatto che la capacità di posti di questo aereo non sia stata sfruttata appieno, dato che i nostri team si erano impegnati a fondo per organizzare un volo di questo tipo, soprattutto in condizioni meteorologiche così complesse”.
Il racconto dei passeggeri rimasti a Madeira
I turisti rimasti sull’isola portoghese danno però una versione un po’ diversa, come racconta a Repubblica una di loro, una infermiera romana.
Quando è stato cancellato il volo, ai passeggeri è stato chiesto per due volte, tramite un messaggio, tra la ricollocazione (prima per un volo il giorno dopo che non c’è mai stato, poi per il 29 agosto) e il rimborso.
Loro, spiega, hanno scelto il rimborso. Ma poi è scoppiato il caso, è intervenuta la Farnesina che ha chiesto e ottenuto il volo d’emergenza.
“Dall’ambasciata ci comunicano di non comprare i biglietti, perché avremmo potuto usare le nostre vecchie carte d’imbarco”, racconta l’infermiera.
Ma quando sono andati al check-in dei bagagli sono stati bloccati perché non avevano la carta d’imbarco. E si è anche rischiata la rissa, con i passeggeri esasperati dalla situazione. Ora dovranno cercare posto in un altro volo per poter rientrare a casa.