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I dirigenti Rai non sapevano della malattia di Franco Di Mare: la risposta di Roberto Sergio e Giampaolo Rossi

Dopo l'attacco di Franco Di Mare alla Rai, i dirigenti Roberto Sergio e Giampaolo Rossi hanno affermato di avere appena saputo della sua malattia

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Roberto Sergio, ad della Rai, e Giampaolo Rossi, direttore generale, hanno affermato di aver appreso solo ieri sera della malattia del giornalista Franco Di Mare, che ha raccontato del suo tumore incurabile a Fabio Fazio durante la partecipazione al programma “Che tempo che fa” sul Nove. I dirigenti della tv pubblica hanno quindi espresso la propria solidarietà e disponibilità a sostenere Di Mare, dopo che il giornalista aveva criticato la Rai in modo aspro per il mancato supporto umano ricevuto, nella sua situazione, in un atteggiamento che ha definito “ripugnante”.

Franco Di Mare e la malattia: Roberto Sergio e Giampaolo Rossi hanno saputo ieri del tumore

I massimi dirigenti Rai avrebbero appreso soltanto ieri, quindi, del tumore di Franco Di Mare, esattamente come qualunque altro telespettatore di “Che tempo che fa“.

In una comunicazione ufficiale della tv pubblica, l’amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi hanno quindi recitato un parziale “mea culpa”.


L’ad della Rai Roberto Sergio (a sinistra) e il direttore generale Giampaolo Rossi

Nella nota entrambi si professano ignari della situazione e dimostrano la propria solidarietà al giornalista, offrendo il proprio impegno nel fornirgli tutto il supporto possibile.

La malattia di Franco Di Mare: “Ho un mesotelioma”

Franco Di Mare, collegato a “Che tempo che fa”, ha spiegato di poter partecipare in trasmissione soltanto grazie a un respiratore automatico che gli permette di partecipare.

Il giornalista ha parlato della gravità della sua malattia, un mesotelioma. “Ho preso un tumore molto cattivo che si prende perché si respirano particelle di amianto senza saperlo e una volta liberata nell’aria la fibra, ha un tempo di conservazione lunghissimo e quando si manifesta è troppo tardi” ha raccontato.

“Dire che con questo finiscono le speranze non è vero, perché la scienza va sempre avanti. Sono qui a festeggiare una soluzione che potrebbe essere scoperta, speriamo che ci sia una soluzione e che non sia così lontana” ha aggiunto Di Mare.

La critica alla Rai di Franco Di Mare: “silenzio ripugnante”

Di Mare, toccato dall’affetto del pubblico, ha risposto poi alla domanda di Fazio in merito al possibile rammarico per non essere stato sostenuto dall’azienda nel suo momento più difficile.

Il giornalista ha lamentato l’assenza di supporto umano da “tutta la Rai, tutti i gruppi dirigenti”, riferendosi alle gestioni precedenti quella attuale. “Capisco che ci siano ragioni sindacali e legali: io chiedevo lo stato di servizio, l’elenco dei posti dove sono stato per sapere cosa si potrebbe fare”.

“Non riesco a capire l’assenza sul piano umano” ha aggiunto Di Mare, “persone a cui davo del tu che si sono negate al telefono. Trovo un solo aggettivo: è ripugnante”.

Fonte foto: ANSA

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