Guerra Ucraina Russia, i soldati di Putin hanno il Covid: focolaio nell'esercito, mancano medicine per curarli
Il focolaio è scoppiato in un'area di addestramento nella quale mancano medicine e attrezzature per curare i militari
Nuovi problemi per la Russia nella guerra in Ucraina che va avanti ormai da 278 giorni. Allo scoccare dei nove mesi di conflitto, infatti, dopo aver dovuto far fronte alla grande resistenza dell’esercito di Kiev il Cremlino ora fa i conti col Covid, con numerosi militari del proprio esercito colpiti nelle ultime ore dal virus che ha paralizzato il mondo intero negli ultimi tre anni.
- Guerra all'Ucraina e al virus: russi col Covid
- Mancano le medicine, emergenza nell'esercito russo
- Focolaio Covid per nell'esercito, le cause
Guerra all’Ucraina e al virus: russi col Covid
Se non bastasse il grande freddo dell’inverno a fermare l’avanzata russa in Ucraina, un decisivo colpo di grazia potrebbe darlo il Covid. Infatti, secondo quanto riferito dall’organo di informazione indipendente russo SOTA i soldati mobilitati nella regione di Sverdlovsk si sono ammalati di Covid e un vero e proprio focolaio sarebbe esploso nella “training area” dove si trovano.
Le truppe, riporta il sito d’informazione, si trovano nell’area di addestramento di Elanskii, a 129 chilometri da Yekaterinburg, sul lato orientale degli Urali, e l’infezione di massa starebbe progredendo molto velocemente. I medici, infatti, non starebbero riuscendo ad arginare l’infezione per mancanza di attrezzature e medicinali.
Mancano le medicine, emergenza nell’esercito russo
Si tratta di una vera e propria emergenza per l’esercito di Vladimir Putin che, in vista del prosieguo della guerra, aveva bisogno di forze fresche da mandare al fronte. Secondo quanto riferito dal sito SOTA alla base di questa crisi ci sarebbe appunto l’impossibilità da parte dei medici locali di curare i malati di Covid nell’esercito in quanto “non dispongono dell’attrezzatura minima necessaria e ai pazienti non vengono fornite le medicine”.
Per cercare di risolvere il problema, si legge sempre nel report del sito russo, i volontari della zona hanno raccolto i farmaci da un’ampia lista, che comprende non solo i soliti rimedi per il raffreddore (come gocce nasali e pastiglie per la gola) ma anche analgina, amoxicillina, drotaverina (NO-SPA), lidocaina.
Focolaio Covid per nell’esercito, le cause
Alla base dello scoppio del focolaio Covid nella training area di Elanskii ci sarebbero le condizioni estreme alle quali i militari russi sarebbero sottoposti. Infatti, sottolineano dal sito d’informazione russo, gli uomini mobilitati in quella zona vivono in situazioni di affollamento in un palazzetto dello sport ormai pieno in ogni suo spazio.
Quello del Covid, comunque, non è il primo caso di epidemia a Elanskii in quanto nei mesi scorsi erano stati segnalati problemi con i pidocchi tra i rappresentanti dell’esercito russo.