Guerra in Ucraina, la strada del golpe: Putin "solo e irrazionale", chi sta lavorando a un colpo di stato
Il leader del Cremlino sarebbe cambiato negli ultimi anni, al punto da rendere l'atomica un opzione da lui percorribile. Ma anche una reazione dell'élite
Un Putin sempre più isolato e illogico. Se lo scenario, descritto da alcuni esperti e osservatori, dovesse cogliere nel segno, quindi descrivere puntualmente l’aria che si respira al Cremlino all’indomani dell’invasione dell’Ucraina, ebbene, le sanzioni, che hanno visto compatti i paesi europei e occidentali schierarsi contro la Russia, potrebbero avere un’altra funzione, oltre quella di far finire la guerra.
Ecco quale.
La strada del golpe: le sanzioni per sollecitare il colpo di stato in Russia e far finire la guerra in Ucraina
Nelle analisi comparse online su alcuni quotidiani internazionali si è descritto l’autocrate russo sempre più isolato e privo del sostegno dei leader militari. I generali russi avrebbero i mezzi per far cadere l’autocrate, secondo il sottosegretario agli Esteri della Gran Bretagna: le sanzioni quindi sarebbero un incoraggiamento al golpe. Un cambio di vertice che significherebbe anche la fine della guerra in Ucraina.
“È verosimile che l’unica strada per la pace sia un intervento dell’élite russa per costringere Putin a cedere il potere“, si legge sul Financial Times, mentre Kadri Liik, dello European Center for Foreign Relations nota l’esaurimento della società russa e il bisogno di cambiamento profondamente avvertito dalla popolazione.
“Potrebbe passare del tempo prima che le conseguenze della guerra in Ucraina lo producano, ma con l’invasione Putin ha messo una bomba sotto il proprio personale sistema di potere“, ha sottolineato l’analista.
Quante possibilità ci sono che Putin cada, anche il popolo russo non è d’accordo con la guerra in Ucraina
Quante possibilità ci sono che Putin cada? Lo scopo delle sanzioni sarebbe esattamente il colpo di stato per Boris Johnson, secondo quanto riferito da un suo portavoce (anche se una simile interpretazione è stata poi smentita da Downing Street). Ne ha parlato invece apertamente e con toni decisi il sottosegretario agli Esteri britannico.
Le manifestazioni in Russia sarebbero state soltanto la punta dell’iceberg, perché solo il 45% dei russi seguirebbe Putin nella sua impresa. La guerra inoltre non starebbe andando come il leader del Cremlino avrebbe sperato e la reazione internazionale, più compatta di quanto lui stesso avesse immaginato, ha determinato conseguenze economiche interne disastrose.
“Isolato e irrazionale”, fonti interne ed esterne descrivono l’isolamento del leader di Mosca
Fonti autorevoli vicine a Putin lo avrebbero descritto come sempre più isolato e irrazionale, a volte se ne parla in termini di pura e semplice follia.
Secondo l’intelligence americana, l’autocrate vive nella sua dacia in isolamento e il Covid lo avrebbe cambiato. Il suo scollamento dalla realtà potrebbe rendere l’atomica un’ipotesi, dal suo punto di vista, percorribile, magari se lo si metterà alle strette, ma un simile stato e l’iniziativa in Ucraina hanno allontanato molti dei suoi, che potrebbero vacillare di fronte all’opzione nucleare. Al punto che un golpe non sarebbe da escludere. Anzi, è caldeggiato, più o meno apertamente, dai leader europei.