Guerra in Ucraina, Kiev: "Siamo a 50 chilometri dal confine con la Russia". La controffensiva prosegue
La controffensiva ucraina prosegue con successo, Kiev ha riconquistato duemila chilometri quadrati da settembre: una svolta per l'esito della guerra?
La controffensiva lanciata dall’esercito di Kiev nell’est dell’Ucraina sta cambiando l’andamento della guerra con la Russia. I militari ucraini hanno riconquistato terreno anche nella zona nord del Paese sotto il controllo di Mosca. Nella notte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che, dall’inizio di settembre, sono stati riconquistati duemila chilometri quadrati di territorio che erano sotto il controllo russo.
- Zaluzhny: "Siamo a 50 chilometri dal confine con la Russia"
- Le città riconquistate dall'esercito ucraino
- L'inatteso strappo del leader ceceno Kadyrov
Zaluzhny: “Siamo a 50 chilometri dal confine con la Russia”
“Le truppe nemiche hanno fatto la scelta giusta fuggendo dalla regione di Kharkiv”, ha aggiunto Zelensky. L’offensiva ucraina prosegue con grande rapidità al punto che, come annunciato dal generale Valeriy Zaluzhny, comandante in capo ucraino, le truppe di Kiev sono ormai a soli 50 chilometri di distanza dal confine di stato con la Russia.
Da Mosca fanno sapere che si tratta di una “riorganizzazione” per puntare alla conquista di tutta la regione del Donbass. Ma di fatto, come mostrano le bandiere ucraine issate in diverse città, i russi stanno abbandonato molti territori occupati.
Le città riconquistate dall’esercito ucraino
Tra le città riconquistate dall’Ucraina ci sono Balakliya, Izyum e Kupyansk alle quali si sono aggiunte l’11 settembre Vasylenkove, Artemivka e Kreminna, nell’oblast di Lugansk. Come sempre è anche una guerra di propaganda tra Russia e Ucraina. I primi dicono di aver sferrato un attacco a Kharkiv, i secondi mostrano le foto e i video dei mezzi abbandonati per dimostrare che i russi sono scappati in maniera precipitosa.
Anche se una parziale ammissione è arrivata da un funzionario russo, che parla di migliaia di persone in fuga da Kharkiv che hanno raggiunto la Russia.
“Credo che questo inverno sia un punto di svolta e possa portare alla rapida disoccupazione dell’Ucraina – ha detto Zelensky – Ma dobbiamo saperlo, sarà un inverno lungo e duro”.
L’inatteso strappo del leader ceceno Kadyrov
Intanto Vladimir Putin deve fare i conti anche con una inattesa crepa interna dopo le critiche arrivate dal leader ceceno Ramzan Kadyrov.
Quest’ultimo ha aspramente criticato il ministero della Difesa russo per gli errori strategici commessi in Ucraina.
“Se presto non ci saranno cambiamenti nella strategia nel condurre l’operazione militare speciale, dovrò andare al ministero della Difesa e alla dirigenza del Paese per spiegare loro la situazione. È una situazione infernale”, ha detto in un messaggio audio su Telegram.