Il Green pass è discriminatorio e viola la privacy? Nuovo verdetto
Il Consiglio di Stato si è espresso sulle presunte violazioni della privacy derivate dall'obbligo vaccinale: alcuni docenti avevano presentato ricorso
Mentre il ministero della Salute sta valutando come procedere con la somministrazione della terza dose agli insegnanti, proprio da questa categoria di lavoratori è arrivato un ricorso per quanto riguarda un altro tema spinoso: il Green pass. Un gruppo di insegnanti, infatti, aveva contestato l’obbligo della certificazione verde per via di presunte violazioni della privacy.
Il Consiglio di Stato è intervenuto sulla questione, in sede monocratica, mentre è stata fissata per l’11 novembre la camera di consiglio per la discussione collegiale.
La decisione del Consiglio di Stato a seguito del ricorso presentato sul Green pass obbligatorio è stata quella di respingerlo. Così, respingendo la domanda cautelare di alcuni insegnanti, l’ente ha sottolineato che “le dedotte censure di violazioni della privacy a danno di chi esibisca per la lettura elettronica il ‘certificato verde’ rilasciato dopo la vaccinazione sono contraddette sia dall’avvenuto pieno recepimento delle indicazioni del Garante della Privacy in proposito” e “la discriminazione lamentata appare certo smentita dalla circostanza che il lavoratore è abilitato, ove non intenda vaccinarsi, ad ottenere il certificato verde con test differenti quali l’antigenico rapido”.
Quindi, si legge ancora nella nota del Cdm, “l’asserita priorità del diritto individuale alla salute quale fondamento del rifiuto di vaccinarsi non può avere valore assoluto, allorché sia posto a confronto con l’eguale diritto di una collettività di persone – nella specie gli studenti – il cui ‘diritto a scongiurare possibili contagi‘ ha prevalenza perché espressione di una componente della ‘salute pubblica'”.
Resta però tutelato, ha concluso il Consiglio di Stato, il “diritto del docente, in ogni caso per nulla negato viste le ammissibili misure alternative al vaccino, e di carattere individuale, per di più da parte di chi ha una responsabilità specifica e rafforzata verso i propri studenti, che costituisce componente essenziale della funzione (se non addirittura missione) di ogni docente”.