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Governo, Draghi svela come sceglierà i ministri: il retroscena

Il premier incaricato Mario Draghi sceglierà i ministri seguendo "alla lettera" l'articolo 92 della Costituzione: cosa cambia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sbloccata l’impasse per la formazione del nuovo governo, con il M5s che ha dato il via alla votazione su Rousseau, per Mario Draghi si avvicina il momento di scegliere i ministri che faranno parte della nuova squadra di governo. Lo farà a partire dal metodo indicato dall’articolo 92 della Costituzione e intende seguirlo “alla lettera”: il retroscena è partito da una sua dichiarazione al termine delle consultazioni.

Draghi sceglierà i ministri applicando l’articolo 92 “alla lettera”

I ministri, secondo le parole di Draghi, verrano scelti insieme al Capo dello Stato Sergio Mattarella applicando l’articolo 92 della Costituzione “alla lettera”. A darne notizia è il Corriere della Sera.

Questo è il testo dell’articolo 92 della Costituzione, nella parte che interessa la formazione dell’esecutivo: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri”. Quindi, il governo non sarà espressione dei partiti ma sarà un governo del presidente.

Cosa cambia con il metodo scelto da Draghi

A cambiare, se verrà applicato l’articolo 92, è che potrebbero sfumare le ambizioni dei leader di partito di diventare membri dell’esecutivo. Da Zingaretti a Salvini, nel nuovo esecutivo non sembra esserci posto per loro.

In un intervento a “Fuori dal coro”, il leader della Lega Matteo Salvini aveva fatto sapere: “Io ministro? Non mi tirerei indietro. Se mi venisse chiesto di dare il contributo, in base alla mie competenze, perché non sono un politico onnisciente, buono per tutte le poltrone, sicuramente non mi tirerei indietro”.

L’endorsement a Nicola Zingaretti, come ministro nel governo Draghi, era invece arrivato dal viceministro dem Andrea Orlando: “Perché no? Assolutamente, ce lo vedo”. A “Porta a Porta” aveva spiegato: “Noi abbiamo detto una cosa molta chiara a Draghi: valuti lei le persone che possano aiutarla meglio”.

Nuovo governo, la situazione

Proprio sui ministri, d’altra parte, si è giocata la battaglia più importante per la formazione della nuova maggioranza: la condizione del Movimento 5 stelle era infatti che si confermasse la presenza di un ministero della Transizione ecologica. La presidente del Wwf, Donatella Bianchi, ha fatto sapere che il dicastero “ci sarà” e le sue “competenze saranno concentrate”.

Oggi, intanto, gli iscritti al M5s sono chiamati a scegliere se appoggiare o no il governo Draghi rispondendo, dalle 10 alle 18, a rispondere a questo quesito: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”.

Fonte foto: ANSA
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