Governo Draghi, rinviato il voto M5s su Rousseau. Il sì di Conte
Regna l'attesa per il voto su Rousseau sul nascente governo Draghi: Giuseppe Conte ha svelato cosa voterebbe
Rimandato ufficialmente a domani il voto degli iscritti del M5s sul sostegno al governo Draghi. Dopo il rinvio di mercoledì mattina, arriva la comunicazione sul Blog delle Stelle: la consultazione della base del Movimento sulla piattaforma Rousseau si terrà giovedì 11 febbraio dalle 10 alle 18.
Ecco il quesito sul quale gli attivisti dovranno pronunciarsi: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”
Si dovrebbe risolvere così l’impasse in cui si trovava la formazione del governo Draghi, in attesa del voto M5s sulla piattaforma Rousseau. Decisiva, secondo quanto riferito da Adnkronos, una telefonata tra il premier incaricato Mario Draghi e il garante del M5s Beppe Grillo.
Quasi tutte le forze politiche hanno confermato il sostegno al premier incaricato, ma non sono mancati diktat e condizioni imposti soprattutto dai Cinque Stelle. Al secondo giro di consultazioni hanno preso parte il reggente Vito Crimi e il fondatore Beppe Grillo, che hanno conseguentemente scelto di congelare il voto sulla piattaforma Rousseau in attesa di una mossa del premier.
Giuseppe Conte, intercettato dai cronisti nei pressi di Montecitorio, ha annunciato a tal proposito: “Se fossi tra loro voterei sì perché il Paese è in una situazione, in tale condizioni e con tali urgenze che comunque è bene ci sia un governo”.
“Il rapporto col M5s è stato e sarà sempre un ottimo rapporto perché abbiamo lavorato insieme in modo molto proficuo, qualsiasi forma prenderà. Io non ambisco a incarichi personali o formali”, ha detto il premier dimissionario a chi gli chiedeva di un suo futuro alla guida del movimento.
“L’importante – ha aggiunto – è avere una traiettoria politica, coltivare un percorso politico da offrire al paese, agli elettori che saranno convinti di questo progetto”.
Governo Draghi, cosa chiede il M5s
Ma cosa si aspettano i Cinque Stelle dal governo Draghi? Al momento i punti su cui Beppe Grillo ha posto particolare enfasi sono il reddito di cittadinanza e la creazione di un ministero di transizione ecologica per la tutela dell’ambiente. Ma dall’intervento di Grillo si evince anche l’importanza che potrebbe avere un discorso pubblico di Draghi che potrebbe quindi convincere anche i più scettici del Movimento.
“Aspettiamo lui che abbia le idee chiare, perché lui dirà cosa vuol fare”, ha detto Grillo annunciando la temporanea sospensione del voto su Rousseau, suscitando le ire degli elettori che invece spingono per poter dire la propria. Sui social del garante, infatti, sono molti i commenti degli utenti che hanno espresso qualche rimostranza in merito alla scelta di attendere.
Non ci sarà l’intervento pubblico di Draghi
A differenza di quanto circolato nelle scorse ore, non è previsto in serata alcun intervento pubblico del presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, come invece era stato auspicato dal garante del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo.
Sembra sciolto anche il nodo del ministero per la transizione ecologica richiesto dal Movimento 5 Stelle. La presidente del Wwf Donatella Bianchi, all’uscita del confronto avuto col premier incaricato, ha annunciato che “nel nuovo governo ci sarà il ministero della transizione ecologica”.
Questo è il “segnale” che il M5S attendeva per dare il via libera alla consultazione online sul nascente governo.
Per Grillo, la nascita di questo ministero costituirebbe una condizione di esclusione dal governo per la Lega: ” La Lega di ambiente non ha mai capito nulla”, ha affermato il fondatore del M5s, sottintendendo quindi di voler tagliare fuori il Carroccio nonostante la svolta “europeista” di Salvini.
Secondo un sondaggio Emg-Different/Adnkronos sul gradimento, gli intervistati del M5s hanno sentimenti contrastanti nei confronti del premier Draghi.