"Giorgia Meloni ha un problema come Fonzie di Happy Days", Stefano Bonaccini contro la premier in diretta tv
L'esponente del Pd Stefano Bonaccini ha accusato la premier Giorgia Meloni di essere come Fonzie di Happy Days: "Essere antifascisti è un orgoglio"
Giorgia Meloni come Fonzie di Happy Days. È il paragone che ha fatto il governatore dell’Emilia-Romagna in quota Pd, Stefano Bonaccini, accusando la premier di non essersi espressa in modo chiaro contro il fascismo in occasione del 25 aprile, festa che celebra la liberazione d’Italia dall’occupazione nazifascista.
- Bonaccini contro Meloni e il centro-destra in tv
- Il governatore dell'Emilia-Romagna contro i violenti
- Il post della premier sui totalitarismi
Bonaccini contro Meloni e il centro-destra in tv
“Giorgia Meloni, come troppi a destra, ha un problema simile a quello di Fonzie in Happy Days quando non riusciva a dire di aver commesso un errore” ha dichiarato Bonaccini, ospite in collegamento del programma “Prima di Domani” in onda su Mediaset.
Ha poi sottolineato che in questo Paese “essere antifascisti” dovrebbe essere un motivo di orgoglio, ha aggiunto l’esponente del Pd.
Il governatore dell’Emilia-Romagna contro i violenti
Stefano Bonaccini ha inoltre commentato gli scontri al corteo del 25 aprile in Piazza Duomo, a Milano, durante la quale alcuni manifestanti sono riusciti a superare il cordone e sono venuti a contatto con la Brigata ebraica.
“Poi se ci sono imbecilli o criminali che in nome dell’antifascismo fanno violenza e assaltano altri, non ci rappresentano. Ma sono frange, per fortuna”.
Giorgia Meloni è stata inoltre criticata da Stefano Cappellini, giornalista del quotidiano La Repubblica. “Oggi mi sarebbe piaciuto ascoltare parole chiare dalla Presidente del Consiglio che invece ha usato una formula generica, equiparando tutti i totalitarismi, forse non la più adatta per il 25 aprile”.
Il post della premier sui totalitarismi
“Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari” si legge nel post pubblicato dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della Festa della Liberazione.
“Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio – ha aggiunto poi la premier – Continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà”.
Un’equiparazione generica che non è piaciuta alle opposizioni, che accusano la premier di aver formulato un post ambiguo sul tema.
Post, quello di Meloni, su cui ha ironizzato anche Fiorello: “Meloni ha detto che la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della libertà. Ha usato la parola fascismo, bene: adesso manca solo ‘anti’ e siamo apposto. Giorgia, lo so, tutto in una volta non si può dire”.
A DìMartedì, il programma in onda su La7, Aldo Cazzullo ha commentato la posizione della premier: “Meloni si dica antifascista e non ne parliamo più”.