,,

Giorgia Meloni e Matteo Salvini contro i regimi totalitari ma non antifascisti: i post per la Liberazione

Per la Liberazione, Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno pubblicato dei post definendosi “contro i regimi totalitari”, senza nominare l’antifascismo

Pubblicato:

Nel giorno della Festa della Liberazione, la premier Giorgia Meloni e il vice premier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini hanno affidato a dei post i loro pensieri sulle celebrazioni, nei quali dichiarano la loro avversione ai regimi totalitari senza mai però utilizzare il termine “antifascista”.

Il post di Giorgia Meloni per la Festa della Liberazione

“Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari”. Inizia così il post pubblicato dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della Festa della Liberazione.

“Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio – continua poi la premier – Continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà”.


Il post di Matteo Salvini per la Festa della Liberazione: sia il ministro dei Trasporti che la premier Giorgia Meloni si sono definiti contro i regimi totalitari, senza mai però utilizzare il termine “antifascista”

Il post di Giorgia Meloni si conclude poi con una esclamazione, “Viva la libertà!”. E nei commenti sono molti gli utenti che hanno notato il riferimenti ai regimi totalitari, così come molti altri hanno notato, per l’ennesima volta, un’occasione persa per definirsi antifascista.

Le parole di Matteo Salvini contro i regimi totalitari

Discorso simile anche per il post del vice premier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, oggi impegnato (non a caso) nella presentazione del suo nuovo libro “Controvento”, dalla Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano.

Il leader della Lega ha affidato ai suoi social il suo pensiero sulla giornata del 25 aprile, storicamente per lui tasto dolente e controverso, come sottolineato anche dal presidente di Anpi Milano, Primo Minelli, per il quale “molti ministri non riconoscono tutt’ora il 25 aprile”.

Durante la mattinata Matteo Salvini ha però presenziato al Sacrario in Largo Caduti Milanesi per la Patria, a Milano, per “commemorare italiane e italiani che hanno combattuto e si sono sacrificati per il loro Paese e per tutti noi. Contro ogni totalitarismo e ogni forma di sopraffazione, innamorati della libertà”, ha scritto il vice premier.

Il governo “antifascista”

E proprio in seguito alla commemorazione al Sacrario, a Matteo Salvini è stato chiesto nuovamente un parere sulle evidenti difficoltà dei membri del Governo di dichiararsi antifascisti, specialmente con l’avvicinarsi dei festeggiamenti per la Liberazione.

Per il ministro però la questione non sembra esistere: “Se è un governo antifascista? È un governo scelto dai cittadini. Poi l’antifascismo sì, mi sembra evidente. Ma poi, qualcuno ha nostalgia del fascismo? No, spero di no”.

E sui commenti che hanno sottolineato la sua storica distanza dai festeggiamenti per la Liberazione, il leader della Lega ha minimizzato dichiarando di aver “sempre onorato Il 25 Aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo”.

meloni-salvini-liberazione Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,