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Gianluigi Paragone lascia Italexit con dimissioni irrevocabili: "Per il partito forze fresche"

Gianluigi Paragone annuncia le dimissioni da segretario di Italexit, il partito anti Ue. Le ragioni dietro la sua decisione e le possibili conseguenze

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Gianluigi Paragone lascia Italexit, il partito anti Ue da lui fondato nel 2020, dopo aver annunciato con un comunicato le sue irrevocabili dimissioni dalla carica di segretario. Il giornalista, noto anche per la sua militanza in diverse formazioni politiche, ha dichiarato che Italexit non potrà più utilizzare il suo nome e cognome per le future attività di partito. Una scelta che potrebbe essere propedeutica a un nuovo percorso politico per Paragone, che comunque non sembrerebbe accantonare le sue idee anti europeiste.

L’addio di Paragone da Italexit

Italexit, movimento chiaramente schierato sul fronte anti Unione Europea, si trova ora ad affrontare una nuova fase senza la guida di Paragone, una figura chiave nella sua formazione nel 2020.

Questa decisione è stata comunicata come una rottura irreversibile: Gianluigi Paragone ha sottolineato che il partito non potrà più utilizzare il suo nome e il cognome nelle future attività e nelle rilevazioni sondaggistiche.


Gianluigi Paragone ha comunicato l’intenzione di dissociare il suo nome e cognome dalle attività di Italexit

Il motivo delle dimissioni

Gianluigi Paragone ha spiegato le motivazioni dietro questa scelta, sottolineando che, nel corso del tempo, ha elaborato nuove idee e pensieri che lo hanno portato a concludere il suo ruolo di segretario.

“Non c’è una sola ragione che può motivare una scelta così radicale. Intanto avevo sempre detto che non sarei rimasto segretario a lungo: è giusto che altre persone si carichino l’impegno di elaborare, con rinnovato entusiasmo, tesi politiche” ha spiegato Paragone. “Penso che sia arrivato questo tempo: energie nuove per sfide da rilanciare a tempo pieno”.

Il futuro politico di Paragone

Il comunicato di Paragone ha sottolineato che continuerà a sviluppare il suo pensiero attraverso le sue attività giornalistiche e di saggista.

“Avendo accresciuto il mio impegno professionale (com’era normale che fosse non volendo campare di politica), non intendo generare confusione nell’elettore, nel telespettatore e nel lettore laddove guardandomi o leggendomi possa pensare: parla il politico o il giornalista?”

Proprio per tale questione, Paragone sottolinea nel comunicato la necessità di abbandonare il suo ruolo nel partito. “Pertanto ho dato mandato affinché sul sito scompaiano i miei riferimenti personali così da non generare confusione; chiederò inoltre alle società di sondaggio di eliminare il mio cognome dal nome del partito”.

Infine, un bilancio. “Sono stati anni di intense battaglie, che rifarei tutte” ricorda Paragone. “Per questo le tengo nella mia memoria e nel mio cuore. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato fiducia e sostegno. A tutti auguro buona strada”.

Chi è Gianluigi Paragone

Gianluigi Paragone, una carriera fra giornalismo e politica, da figura inizialmente vicina alla Lega è stato direttore de “La Padania”, vicedirettore di “Libero” per poi condurre talk show politici in Rai e La7.

In politica, Paragone è stato eletto parlamentare nel 2018 con il Movimento 5 Stelle. Espulso successivamente per le sue posizioni sovraniste, no-vax e anti-green pass, ha tentato subiva critiche interne al partito per le posizioni troppo verticistiche e in particolare il tentativo di cambiare nome a Italexit.

Fonte foto: ANSA

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