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Giancarlo Magalli testimonia in aula contro la sorella: il motivo

Il conduttore televisivo, Giancarlo Magalli, è stato tirato in ballo in un processo in cui il cugino ha fatto causa alla sorella: cosa è successo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Giancarlo Magalli torna a essere protagonista sulle pagine di cronaca. Dopo essere stato intervistato da tantissimi giornali per essere un ex compagno di scuola del premier Mario Draghi, il conduttore televisivo è stato tirato in ballo dalla famiglia.

Il cugino ha fatto causa alla sorella del presentatore per questioni legate all’eredità. La vicenda è stata raccontata dal Messaggero.

Giancarlo Magalli testimonia in aula contro la sorella: il motivo

Monica Magalli, sorella di Giancarlo, è imputata in un processo, accusata del reato di circonvenzione di incapace. A denunciarla è stato il cugino, per questioni legate all’eredità.

Per la procura, la promotrice finanziaria avrebbe indotto il cugino, “a conferire e mantenere l’incarico di gestire 800 mila euro di cui si appropriava in parte“.

Oltre ai soldi, a Monica Magalli sarebbero finite anche le nude proprietà di due appartamenti dalle parti di piazza Vescovio a Roma (questo fatto però è stato archiviato una volta scattata la prescrizione).

Il presentatore è stato tirato in ballo nel dibattimento e si è schierato col cugino, contro sua sorella: in aula ha spiegato di aver anche registrato una conversazione col cognato per cercare di capire chi avesse ragione.

“Chiesi prima conto a mia sorella su queste accuse di mio cugino – riporta il Messaggero -, ma mi rispose in maniera non convincente. Mi disse che era stata la zia in una lettera a disporre del patrimonio di mio cugino in suo favore dietro alla promessa di starle sempre vicino. Lettera della quale chiesi conto, ma non la possedeva più“.

Per questo motivo Giancarlo Magalli ha deciso di registrare una conversazione col cognato, marito della sorella coinvolta.

La registrazione, però, potrebbe non essere ammessa agli atti.

Giancarlo Magalli testimonia in aula contro la sorella per l’eredità: il testamento della zia

La sorella è difesa dal legale Carlo Sanvitale, che ha respinto le accuse: “Non ha toccato un euro, come provano i prelievi. Il conto, di cui tra l’altro era cointestataria dai tempi in cui era viva la zia, non è stato mai utilizzato“.

Diversa la posizione del cugino: “Dopo la morte dei genitori ho attraversato un lungo periodo difficile, di forte depressione. Mia cugina gestiva il mio patrimonio in banca con carta bianca, ma con la disposizione di amministrare il tesoretto di famiglia in maniera conservativa. C’è anche un testamento a favore della signora Magalli. Il problema è che però mi sono ritrovato spogliato dei miei beni da vivo. E quindi l’ho denunciata”.

Fonte foto: ANSA

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