Gheddafi nei rapporti tra Italia e Libia: da Moro a Craxi, quando il governo si spese per salvare il dittatore
Il colonnello cruciale per gli interessi dell'Eni, che sfruttava i pozzi petroliferi nel Paese nordafricano. Le testimonianze nel documentario Rai 3
Più volte è stata raccontata la parabola di Muammar Gaddafi, che nel 1969, quando ancora era un giovanissimo ufficiale, fu la guida spirituale del colpo di stato che avrebbe dovuto far nascere una Libia autonoma, dopo 4 secoli di dominazioni straniere.
È una parabola che si è conclusa con l’uccisione del dittatore, seguita quasi in diretta dai media di tutto il mondo.
La storia di Gheddafi ha però delle zone d’ombra, che si sono annidate, per quel che riguarda l’Italia, negli sforzi di vari governi, attraverso gli anni e lungo tutto lo spettro ideologico politico, di salvare la dittatura nel nome di interessi nazionali.
Ecco una serie di retroscena, raccontati, con interviste esclusive dal documentario Rai, in onda oggi 17 dicembre, “C’era una volta Gheddafi” . “C’era una volta Gheddafi”, produzione di Rai Documentari, mette per la prima volta in luce, nei dettagli, due episodi chiave degli anni Settanta e Ottanta.
Il documentario andrà in onda alle ore 21:25 su Rai 3.
Quando Aldo Moro inviò un ufficiale del SID a incontrare il colonnello libico nell’interesse dell’Eni
Roberto Jucci, comandante generale dei carabinieri oggi in congedo, ha raccontato alle telecamere di “C’era una volta Gheddafi” di quando, nel 1971, in veste di ufficiale dell’ex Servizio Informazioni Difesa (Sid), fu incaricato da Aldo Moro, allora ministro degli Esteri, di incontrare il colonnello Gheddafi.
Lo scopo era di sancire una nuova amicizia con l’Italia nell’interesse dell’Eni, che sfruttava i pozzi petroliferi finiti in mano a quello che era il nuovo padrone della Libia. Il “do ut des”, avrebbe significato, per il colonnello, un’assicurazione sulla vita.
Gheddafi salvato dai bombardamenti americani: il segreto svelato dal consigliere di Craxi e dal ministro libico
E in effetti nel 1986 Gheddafi fu salvato dai bombardamenti americani. Il retroscena nelle parole di Antonio Badini, consigliere diplomatico dell’allora premier Bettino Craxi, e in quelle dell’ex ambasciatore e ministro degli Esteri libico, Abdelraman Shalgam.
Il Trattato di Amicizia del 2008 tra Libia e Italia non salva Gheddafi dall’intervento della Nato
Nel 2008, tra Italia e Libia viene firmato un Trattato di Amicizia poi vanificato dall’intervento della Nato che portò alla caduta del colonnello. Da allora si aprì una fase di instabilità per il Paese nordafricano, che proprio potrebbe conoscere una svolta: tutto dipenderà dalle elezioni del 24 dicembre, le prime del Paese.