Germania in recessione e Pil negativo nel primo trimestre 2023: cosa significa per l'economia tedesca
L'economia tedesca ha registrato la recessione maggiore nell'Eurozona, a causa di una riduzione nei consumi delle famiglie, calati dell'1,2%
L’economia tedesca è in calo. Nel primo trimestre del 2023 il Pil ha subito una riduzione dello 0,3%, segnando l’ingresso in una fase di “recessione tecnica”. L’alta inflazione ha portato a una diminuzione dei consumi per le famiglie tedesche, che ha colpito principalmente alimenti e abbigliamento. Diverso lo scenario in Europa e in Italia.
Il calo del Pil in Germania
Contro le previsioni iniziali, l’economia tedesca continua a essere in recessione. L’ufficio tedesco di statistica Destatis aveva stimato una crescita zero o un calo dello 0,1% nei primi 3 mesi dell’anno, ma ha dovuto rivedere la stima al ribasso.
Nel primo trimestre si è registrato, infatti, uno 0,3% in meno, portando l’economia tedesca nella fase di “recessione tecnica”.
Per 2 trimestri consecutivi si è avuto, quindi, un calo del Pil, dato che negli ultimi 3 mesi del 2022 il ribasso era dello 0,5%.
L’alta inflazione porta a una riduzione dei consumi in Germania, che per le famiglie sono calati dell’1,2% nei primi 3 mesi del 2023.
A essere più colpiti sono la spesa alimentare, nell’abbigliamento e di automobili, un settore che sconta anche la riduzione degli incentivi per i veicoli elettrici.
Mentre i consumi privati e la spesa pubblica sono diminuiti, gli investimenti e le esportazioni sono aumentati.
La situazione in Europa
Il dato tedesco si distanzia dalle variazioni positive che hanno interessato gli altri paesi europei.
Nel primo trimestre del 2023, il Pil dell’area euro, riportato da Eurostat, ha registrato un aumento dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, confermando le stime.
L’economia dell’area dell’Unione Europea a 27 stati, invece, ha segnato una variazione positiva nello stesso trimestre dello 0,2%.
Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il Pil europeo ha registrato un miglioramento dell’1,3% nell’area euro e un incremento dell’1,2% nell’Unione Europea.
L’andamento in Italia
Nel primo trimestre del 2023, come riporta Istat, anche il Pil italiano ha mostrato una variazione positiva.
L’aumento, del +0,5%, è stato superiore a quello dell’area euro, grazie alla domanda interna totale e alle esportazioni nette.
L’occupazione ha continuato a mostrare a marzo una tendenza positiva, con la diminuzione del tasso di disoccupazione e la stabilizzazione di quello di inattività.
Confermata anche la tendenza al miglioramento della fiducia dei consumatori e delle imprese, con segnali diversi, però, tra le varie componenti.