Frecciata di Marine Le Pen a Giorgia Meloni mentre è a Lampedusa per i migranti: la frase su Salvini e Lega
La leader dell’estrema destra francese, Marine Le Pen, dal palco di Pontida ha elogiato quanto fatto da Salvini quando era ministro dell’Interno
Nel corso dell’annuale raduno leghista di Pontida, sul palco è salita Marine Le Pen, che ha avuto parole al miele per Matteo Salvini e il suo operato contro l’immigrazione nelle vesti di ministro dell’Interno, per poi regalare una stoccata indiretta alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il raduno della Lega a Pontida
È iniziato alle 10 di mattina di domenica 17 settembre il tradizionale raduno del Carroccio a Pontida, paesino in provincia di Bergamo nel quale, dal 1990, la Lega organizza l’annuale incontro tra direttivo ed elettori.
Un appuntamento che spesso diventa teatro di slogan propagandistici e promesse di improbabile realizzazione, che vanno a toccare i più scottanti temi dell’attualità, dall’immigrazione alla violenza sulle donne, dai mai domi sogni di scissione regionale al ferreo rifiuto di qualsiasi tipo di legalizzazione.
Quest’anno però, oltre alla classica sfilata dei politici leghisti nostrani, dal palco di Pontida ha parlato anche la politica francese Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra Rassemblement National (Front National fino al 2018), che ha speso parole al miele per Matteo Salvini, lanciando poi un attacco indiretto alla leader di Fratelli d’Italia e Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Marine Le Pen al raduno della Lega
Di fronte ai 100mila presenti (stando ai numeri dichiarati dalla Lega), Marine Le Pen ha riaffermato la sua vicinanza al Carroccio, sottolineando l’impegno comune per la lotta su alcun temi condivisi, come “la lotta per le nostre libertà, per i nostri popoli, per le nostre patrie”.
Le Pen è già proiettata alle elezioni europee del prossimo giugno, augurandosi che siano l’occasione per “proteggere i nostri popoli dall’ondata migratoria che si sta abbattendo”. Un tema particolarmente a cuore alla politica francese, che ne ha approfittato per fare i complimenti a Matteo Salvini.
Per Le Pen infatti, bisogna difendere “i nostri popoli, come Matteo ha fatto brillantemente con coraggio e combattività quando aveva il potere di farlo […], riducendo drasticamente il numero di immigrati”. Il riferimento è al periodo da ministro dell’Interno del leader della Lega. Bisogna però ricordare che Salvini non solo non è riuscito a concretizzare la chimera elettorale dei “porti chiusi”, ma che durante il suo mandato le persone sbarcate in Italia sono comunque state più di 15mila.
La frecciata a Giorgia Meloni
E proprio lo slogan dei “porti chiusi”, sbandierato ma mai realizzato da Salvini, ha dato a Marine Le Pen l’appiglio per una stoccata verso i politici attualmente al governo, senza però fare alcun nome.
Parlando però di chi, in campagna elettorale, ha tanto parlato di blocchi navali e di politiche a tolleranza zero verso immigrati e scafisti, Le Pen ha puntato il dito contro “coloro che, per spiegare perché le cose sono come sono o per giustificare la loro codardia, sostengono che non c’è altra alternativa”.
La differenza sostanziale, secondo la politica francese, sta tutta nella “volontà politica” dei leader leghisti, che a suo dire “incarnano ciò di cui l’Europa ha bisogno”. Motivo per il quale votare Salvini e la Lega sarebbe “la scelta giusta, e anche l’unica scelta” per gli italiani. Eliminando, anche in questo caso, Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia dai giochi.