Francia, 70 scuole di nuovo chiuse per coronavirus: il caso
Il ministro della Salute francese ha annunciato la chiusura di 70 scuole dopo alcuni casi sospetti
Sono settanta le scuole richiuse in Francia dopo la scoperta di casi di coronavirus a una settimana dalla fine del lockdown, l’11 maggio scorso. “Queste chiusure sono la dimostrazione del fatto che siamo rigidi” ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer, come riporta Ansa, ai microfoni di Radio RTL:
“Su 40.000 scuole riaperte – ha spiegato il ministro francese -, ci sono 70 casi di Covid-19. Dei casi che si sono dichiarati quasi ogni volta fuori dalle mura scolastiche”.
È una “percentuale molto bassa”, ha insistito il ministro, “spesso nella stessa cittadina” e “si tratta semplicemente di prudenza e applicazione del più rigido protocollo sanitario”.
Blanquer ha aggiunto che, per il momento, continua “la volontà di Parigi di andare avanti con la riapertura progressiva delle scuole”. La posizione del governo francese, in questo senso, risulta antitetica rispetto a quella della ministra Azzolina e dell’esecutivo italiano.
“Le conseguenze del non andare a scuola – per il ministro della Salute francese – sono molto più gravi”. Il riferimento del fedelissimo di Macron è agli studenti che vivono in condizioni sociali difficili o di emarginazione.
Tra le scuole chiuse c’è la materna Willy Brandt di Elancourt, nell’hinterland parigino, dove non sono potuti entrare ieri mattina una ventina di bambini.
Uno di loro, infatti, aveva avuto una lieve febbre lo scorso fine settimana. “Aveva 38,1 – ha spiegato il sindaco Jean-Michel Fourgous -. Questo ci ha allertato e abbiamo attivato il dispositivo” di sicurezza anti-virus.
Così, la materna ha chiuso le porte in attesa dei risultati dei test sul bambino di 4 anni e della sua famiglia.
Invece, in una scuola di VilleDieu è stato un adulto a far scattare l’allarme per la febbre. Sul posto, i responsabili del comune hanno precisato che a prevalere è il principio di precauzione: “Anche se riaprire e richiudere in questo modo non è semplice e molto costoso”.