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Fosse Ardeatine, Giorgia Meloni: “Massacrati perché italiani”. Ma le opposizioni insorgono

Giorgia Meloni ricorda l’eccidio delle Fosse Ardeatine ma l’opposizione di sinistra replica con durezza: “Trucidati perché erano antifascisti”

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Una frase di Giorgia Meloni in ricordo delle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine ha scatenato l’ira delle opposizioni. In occasione del settantanovesimo anniversario della strage, costata la vita a 335 civili, Meloni ha ricordato le vittime parlando di “innocenti massacrati solo perché italiani”. Un passaggio che non è andato giù al Pd e ad altri esponenti dell’opposizione di sinistra, che hanno sottolineato che quelle 335 persone erano state uccise “perché antifasciste”.

Fosse Ardeatine, le parole di Giorgia Meloni

“Oggi l’Italia onora le vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani”, si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi. “Spetta a tutti noi – Istituzioni, società civile, scuola e mondo dell’informazione – ricordare quei martiri e raccontare in particolare alle giovani generazioni cosa è successo in quel terribile 24 marzo 1944. La memoria non sia mai un puro esercizio di stile ma un dovere civico da esercitare ogni giorno”, prosegue Giorgia Meloni.

Ma il passaggio riferito alle vittime massacrate “solo perché italiane” non è piaciuto alla sinistra. “Li ho definiti italiani. Perché gli antifascisti non sono italiani? Mi pare sia onnicomprensivo”, ha replicato la stessa Giorgia Meloni rispondendo alle accuse.

Dura replica di due deputate del Pd

L’Anpi, l’associazione nazionale partigiani, ha commentato con durezza le parole di Giorgia Meloni. Ma anche diversi esponenti del Partito Democratico hanno attaccato il presidente del Consiglio. “335 martiri in una cava poco lontano dalle case.

Non perché italiani ma perché partigiani, politici, ebrei, dissidenti, insieme a tante donne e uomini liberi, uccisi per rappresaglia”, ha scritto su Twitter Chiara Brega, deputata del Pd e segretaria di presidenza della Camera.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd, che critica le parole di Giorgia Meloni con un tweet.

Fosse Ardeatine, il commento dell’Anpi in risposta a Giorgia Meloni

Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, ha replicato così a Giorgia Meloni: “No presidente Meloni: 335 persone non furono trucidate dai nazifascisti alle Fosse Ardeatine solo perché erano italiani. Perché erano italiani ed antifascisti, ebrei, partigiani. Un giorno o l’altro riuscirà a scrivere quella parola? ANTIFASCISTA”.

Netta la presa di posizione dell’Anpi sulla vicenda: “È opportuno precisare che, certo, erano italiani, ma furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti, i resistenti, gli oppositori politici, gli ebrei”.

“È doveroso aggiungere che la lista di una parte di coloro che, come ha affermato Giorgia Meloni, sono stati ‘barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste’, è stata compilata con la complicità del questore Pietro Caruso, del ministro dell’interno della repubblica di Salò Guido Buffarini Guidi, del criminale di guerra Pietro Koch, tutti fascisti”, ha commentato il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo.

Fonte foto: ANSA

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