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Fondatori M5S contro Giuseppe Conte, Beppe Grillo propone una donna e Davide Casaleggio invoca le dimissioni

Giuseppe Conte riceve la bocciatura di Davide Casaleggio, che ne chiede le dimissioni, mentre Beppe Grillo vedrebbe meglio una donna a capo del M5s

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Beppe Grillo e Davide Casaleggio all’attacco di Giuseppe Conte. Il deludente 10% elezioni europee del M5s lascia pesanti strascichi sulla leadership dell’ex premier, tanto da far tornare alla carica due dei principali artefici della storia del Movimento. Da una parte il presidente dell’associazione Rousseau e figlio del fondatore Gianroberto, che ha bollato come “risultato disastroso” appellandosi alle dimissioni del presidente dei pentastellati. Dall’altra il co-fondatore e Garante si sarebbe rifatto vivo, spingendo per una donna al vertice.

La richiesta di dimissioni di Davide Casaleggio

“Quando prendemmo il 21% alle europee del 2014 Grillo si prese il Maalox. Adesso Macron con un 15% chiama le elezioni. Sicuramente servirà una decisione importante” ha dichiarato Davide Casaleggio a La Presse.

“Parlo da un punto di vista aziendale: un amministratore delegato che gestisse un’azienda in questo modo metterebbe a disposizione il proprio ruolo” ha spiegato alludendo al passo indietro che secondo lui dovrebbe fare Giuseppe Conte.

Beppe Grillo insieme a Davide Casaleggio

“Si è voluto trasformare un movimento di milioni di persone in un partito unipersonale – ha detto ancora il figlio del co-fondatore – cambiando una regola alla volta e pensando di poter fare meglio. A ogni regola che è venuta meno si sono persi voti: alle politiche 6 milioni, qui altri 2 milioni. Credo sia necessario un po’ rivedere le cose”.

Il terremoto nel M5s

Le bordate contro Giuseppe Conte non arrivano però soltanto da chi è ormai fuori dalle dinamiche del Movimento, ma la delusione delle elezioni Europee fa ovviamente serpeggiare il malumore anche sul fronte interno, dove la leadership del presidente comincia a incrinarsi.

Come ricostruito da Repubblica, sarebbero molti gli ex parlamentari e membri del direttivo a chiedere una svolta all’ex premier e in diversi accuserebbero l’avvocato di aver condotto una campagna elettorale in solitaria. “Dovevamo candidarci tutti” sarebbe la lamentela diffusa nel post-voto dalla classe dirigente del Movimento, che invocherebbe adesso l’abolizione del limite dei due mandati per poter permettere alle vecchie glorie di tornare a correre per le elezioni e anche la regola della selezione online dei candidati.

Beppe Grillo spinge per una presidente donna

Il cambiamento sarebbe una necessità manifestata anche dal co-fondatore Beppe Grillo, soprattutto sulla presidenza del Movimento, dove da tempo vedrebbe meglio una donna.

Il Garante è sparito da tempo dalla scena politica, ma dopo il crollo alle Europee la sua figura incombe sul destino di Conte. Grillo sarebbe tornato a spingere per una presenza femminile al vertice del M5s e tra le candidate più in vista ci sarebbero l’ex sindaca di Roma, Virgina Raggi, e l’ex prima cittadina di Torino, Chiara Appendino.

Fonte foto: ANSA

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