Focolai Fiumicino e Cesena, cluster dal Bangladesh. La situazione
Il fil rouge tra i focolai di Cesena e Fiumicino potrebbe essere legato ad alcuni immigrati provenienti dal Bangladesh
A Cesena, si è sviluppato un focolaio nella comunità di immigrati provenienti dal Bangladesh. Secondo quanto riporta il Resto del Carlino, sono cinque i casi positivi (e asintomatici) finora individuati. Questo cluster potrebbe essere collegato a quello di Fiumicino, che ha coinvolto alcuni cittadini del Bangladesh, facendo emergere la possibilità che il contagio sia avvenuto su un aereo.
Focolai Fiumicino e Cesena, l’allarme di D’Amato
L’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha dichiarato quanto riportato dal Messaggero: “È necessario aumentare i controlli sui voli internazionali, nelle ultime settimane abbiamo avuto troppi casi dal Bangladesh. Anche nella Asl Roma 2 un caso positivo di rientro dal Bagladesh. Sono state attivate le procedure di contact tracing internazionale”.
Focolaio Fiumicino, denuncia-querela per epidemia colposa
Quanto al caso di Fiumicino, dove un bistrot e un chiosco sono stati chiusi in seguito alla comparsa dei casi di Covid-19, i titolari delle due attività commerciali hanno messo in campo un avvocato per “proporre denuncia-querela per epidemia colposa e per lesioni personali”.
In una nota riportata dall’Ansa, il legale ha spiegato: “Il Bangladesh è tuttora classificato dall’Oms come paese ad alto rischio epidemiologico (al secondo posto dopo l’India)”.
“Prima dell’arrivo del bengalese – ha precisato l’avvocato – posto in isolamento fiduciario il 22 giugno, già 48 ore prima un altro passeggero sintomatico sbarcato dal Bangladesh era risultato positivo ai test, e ricoverato al Policlinico Umberto I aveva confermato di essersi sentito male fin da prima della partenza“.
Nel frattempo, i contagi relativi al focolaio del bistrot sono saliti a 12, come riferisce l’Ansa.
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