Femminicidio a Bologna, il drammatico racconto della sorella: era al telefono con lei quando è stata uccisa
Il drammatico racconto della sorella di Alessandra Matteuzzi, la 56enne uccisa a martellate a Bologna dal suo stalker ed ex fidanzato
È ancora sotto shock Stefania Matteuzzi, la sorella di Alessandra, la donna di 56 anni uccisa martedì sera a Bologna a colpi di mazza dall’ex fidanzato e stalker. La donna era al telefono con la sorella quando l’uomo ha aggredito la 56enne colpendola a martellate sotto casa.
- L'omicidio di Alessia Matteuzzi
- La sorella della vittima era al telefono con lei quando è stata uccisa
- Il killer ossessionato da lei: "Le faceva gli agguati"
- La denuncia per stalking
L’omicidio di Alessia Matteuzzi
Alessandra Matteuzzi, 56 anni, è stata uccisa nella serata di ieri, martedì 23 agosto, dal suo stalker ed ex fidanzato Giovanni Padovani, calciatore dilettante e fotomodello di 26 anni, di Senigallia (Ancona).
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo ha atteso la donna sotto casa, alla periferia di Bologna, e quando lei è rincasata l’ha prima strattonata e poi colpita più volte a martellate fino a renderla in fin di vita.
Al loro arrivo sul posto, i carabinieri hanno trovato ancora lì il 27enne, che non ha opposto resistenza: è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario. Alessandra Matteuzzi è stata soccorsa ma è morta poco dopo l’arrivo in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.
La sorella della vittima era al telefono con lei quando è stata uccisa
A chiamare i carabinieri, intervenuti tempestivamente sul posto, è stata la sorella della vittima, che stava parlando al telefono con lei proprio quando Padovani l’ha aggredita.
“Ho sentito le urla, perché lei è scesa dalla macchina e ha iniziato a urlare come una pazza, dicendo ‘No Giovanni, ti prego, aiuto'”, ha raccontato al Tgr Emilia Romagna la sorella di Alessandra Matteuzzi, Stefania.
“Io che ero al telefono ho chiamato immediatamente i carabinieri che sono arrivati subito, perché io abito purtroppo a 30 chilometri”, ha detto. “Alla fine l’ha massacrata di botte, perché non è riuscita neanche a entrare dentro al portone”, ha aggiunto la donna.
Il killer ossessionato da lei: “Le faceva gli agguati”
Stefania Matteuzzi ha poi ripercorso il rapporto tra la sorella e Padovani: “Loro avevano una frequentazione a distanza, perché lui faceva il calciatore in Sicilia, quindi si sono visti poche volte: era un anno e poco più che si conoscevano, però ha iniziato da gennaio ad avere delle ossessioni su di lei“.
“Si vedevano poco, circa una volta al mese. Poi avevano passato un periodo di qualche giorno insieme, perché lui era in periodo di pausa calcistica ed era stato qua con lei”, ha spiegato.
“Poi sono successe brutte cose, aveva rotto dei piatti e dei bicchieri, si era arrampicato dalla terrazza, staccava la luce generale del suo appartamento da sotto e le faceva gli agguati nelle scale”, ha affermato la donna.
La denuncia per stalking
Da quanto emerso, a fine luglio Alessandra Matteuzzi aveva denunciato per stalking l’ex fidanzato GIovanni Padovani, ma nei confronti dell’uomo non erano stati ancora adottati provvedimenti restrittivi.
La donna nella denuncia aveva riferito di atteggiamenti molesti, telefonate continue e appostamenti. La procura di Bologna aveva aperto un fascicolo, affidando le indagini ai carabinieri.
I militari hanno avviato gli accertamenti e sentito diversi testimoni, inviando una prima informativa in Procura attorno alla metà di agosto, spiegando di dover ascoltare ancora altre persone che risultavano fuori Bologna, in ferie.