Bologna, donna uccisa a martellate sotto casa dal suo stalker: l'aveva già denunciato, è calciatore e modello
Una donna di 56 anni è stata uccisa dall'ex, un 27enne diventato stalker, di professione modello e calciatore: l'ha colpita a martellate
Orrore a Bologna. Una donna di 56 anni è stata uccisa a colpi di mazza e martello nella serata di martedì 23 agosto. I sospetti si sono concentrati su un 27enne, stalker che la vittima aveva già denunciato in passato. La donna è morta appena arrivata in ospedale, l’uomo è stato fermato.
- La dinamica
- Fermato un uomo: è un calciatore e modello
- Chi è l'arrestato: calciatore e modello
- La testimonianza della vicina
La dinamica
Alessandra Matteuzzi, 56 anni, è stata uccisa sotto casa sua, in via dell’Arcoveggio, nella periferia di Bologna.
Sarebbe stata finita a colpi di mazza e di martello.
Via dell’Arcoveggio, periferia Nord di Bologna: è li che è una 56enne è stata uccisa dal suo stalker
Secondo le prime informazioni riportate dall’Ansa, i primi sospetti sarebbero ricaduti su un 27enne, stalker – da tempo – della donna.
Avrebbe atteso la vittima per almeno due ore sotto casa nella serata di martedì 23 agosto, dove l’avrebbe aggredita, appena fuori dalla porta della palazzina dove viveva, nel cortile condominiale.
Sul luogo del massacro si sarebbe recata una volante intorno alle 21:30, in seguito alla segnalazione di una violenta lite.
Lì, gli agenti avrebbero visto la donna riversa a terra e ferita alla testa, in stato di incoscienza.
Trasportata in ospedale, è morta poco dopo.
Fermato un uomo: è un calciatore e modello
Sul posto sarebbe stato presente anche l’aggressore, arrestato per omicidio aggravato su disposizione della Procura: inevitabilmente è il sospettato numero uno.
Da tempo importunava la vittima, era già stato denunciato in passato dalla donna, ricevendo dal giudice il divieto di avvicinamento.
Chi è l’arrestato: calciatore e modello
L’arrestato, G.P, sarebbe un calciatore e modello nato a Senigallia, in provincia di Ancona, secondo quanto riferito dal Resto del Carlino.
Avrebbe giocato in varie squadre di Serie D.
La testimonianza della vicina
Ai microfoni del Resto del Carlino, una vicina avrebbe dichiarato che la vittima le avrebbe chiesto “per favore” di non aprire nel caso in cui “quel ragazzo” avesse suonato: “Quando ieri sera l’ho visto qui sotto casa, sono entrata e ho chiuso la porta perché non entrasse. Ultimamente era diventato molto insistente”.