Milano, perché i ristoratori sono scesi in piazza a protestare
Ristoratori in protesta a Milano a causa delle disposizioni messe in campo per le riaperture
Alcune decine di ristoratori si sono recate in piazza Duca d’Aosta a Milano per la manifestazione “L’Italia s’è desta”, con l’obiettivo di far sentire la propria voce contro i provvedimenti messi in campo dal governo in vista delle riaperture di lunedì. “Falliamo noi, fallite voi”: questo lo slogan ripetuto dai manifestanti.
Alfredo Zini: “Abbiamo paura solo ad aprire”
L’organizzatore dell’evento, Alfredo Zini, ha dichiarato secondo quanto riporta Tgcom24: “Finalmente il Comune ha approvato un provvedimento utile che però dovrà essere corretto. Bisogna guardare in faccia la realtà: in città ci sono marciapiedi stretti. L’amministrazione dovrebbe dialogare con i condomìni per dare la possibilità di usufruire anche dei cortili interni in determinate ore”.
Zini ha proseguito: “Abbiamo paura solo ad aprire, si devono rivedere tutte le regole del gioco. Le riduzioni delle accise e delle tasse non possono valere solo per due mesi. Per una buona ripartenza ci dev’essere anche un’ottima comunicazione da parte delle istituzioni, le persone sono terrorizzate in questi giorni e temono ad uscire di casa”.
I manifestanti: “Ci vietano di fare il nostro lavoro”
Askanews riporta le parole dei manifestanti: “Oggi protestiamo perché ci vietano di fare il nostro lavoro. Noi siamo il centro, siamo motivo di unione, ci nutriamo non solo del nostro ruolo ma regaliamo emozioni. Se ci fanno lavorare in questo modo, siamo i primi ad essere sotterrati”.
Secondo il sondaggio effettuato da Swg per Confesercenti, 6 imprese su 10 si dicono pronte a riaprire lunedì 18 maggio, per “il timore di lavorare in perdita, ma anche il rebus delle regole di sicurezza e la paura del coronavirus”.