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Falso allarme terrorismo in aereo e atterraggio d'emergenza a Fiumicino: passeggero ha scritto "I love Allah"

Su un aereo è scattato un allarme bomba e il pilota del volo ha deciso così di effettuare un atterraggio d'emergenza a Fiumicino: cosa è successo

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Momenti di paura martedì pomeriggio all’aeroporto di Fiumicino per l’atterraggio improvviso di un aereo sul quale era scattato l’allarme terrorismo: un passeggero aveva scritto “I love Allah” sul modulo per assumere medicinali in volo.

Perché è scattato l’allarme terrorismo sull’aereo

La vicenda è riportata da ‘La Repubblica’: un passeggero egiziano di 29 anni che si era imbarcato a Parigi ha scritto “I love Allah” sul modulo per assumere medicinali durante il volo.

Il giovane si sarebbe sentito male una volta a bordo dell’aereo, facendo ritardare la partenza di 3 ore. Il 29enne avrebbe urlato e disturbato gli altri passeggeri e le hostess, per tentare di contenerlo, hanno proposto all’uomo di prendere alcuni dei medicinali disponibili nella cassetta medica presente sull’aereo.

Assieme ai farmaci, al giovane è stato chiesto di compilare anche il modulo per il consenso informato con il quale si assumeva la responsabilità dell’assunzione dei medicinali. Sul documento, il 29enne egiziano, oltre alle sue generalità, ha scritto anche “I Love Allah”, facendo scattare l’allarme.

L’atterraggio d’emergenza dopo l’allarme terrorismo

Alla vista della scritta “I love Allah”, le hostess hanno immediatamente avvisato il pilota dell’aereo, che ha deciso di cambiare il piano di volo. Il pilota, temendo di avere a bordo un fondamentalista islamico, ha infatti allertato la sala radar e ha poi dirottato il volo, cambiando la sua destinazione da Il Cairo a Roma.

L’aereo, partito dall’aeroporto di Parigi Orly, stava sorvolando l’isola di Brazza in Croazia quando ha improvvisamente virato verso l’aeroporto romano, dove ha fatto scalo nel pomeriggio di martedì 7. Ad attendere l’egiziano, oltre agli agenti della Polaria, c’erano anche i tiratori scelti, pronti a intervenire in caso di necessità.

L’aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino a Roma.

L’allarme terrorismo era falso

Il 29enne egiziano, che nel frattempo era diventato ancora più nervoso, è stato immediatamente isolato e controllato. Dopo l’intervento degli agenti della Polaria, è emersa la realtà dei fatti: l’uomo non era un terrorista islamico.

Nonostante la vicenda si sia risolta in un “falso allarme”, il comandante non ha più voluto a bordo il 29enne. L’aereo, infatti, è ripartito verso Il Cairo lasciando a terra il cittadino egiziano.

Fonte foto: iStock - Cylonphoto

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