Fabrizio Corona in tribunale per riavere il passaporto e "diventare famoso in Usa" torna sul calcio-scommesse
Fabrizio Corona, in tribunale per riottenere il passaporto, è tornato a parlare del calcio-scommesse: attacco dell'ex "re" dei paparazzi alla Juve
Fabrizio Corona, in tribunale per riavere il passaporto che gli consentirebbe di partire e “diventare famoso negli Usa”, è tornato a parlare del caso calcio-scommesse.
- Cosa ha detto Fabrizio Corona in tribunale
- Le nuove dichiarazioni di Fabrizio Corona sul caso calcio-scommesse
- Niente sorveglianza speciale per Corona: le parole del pm
Cosa ha detto Fabrizio Corona in tribunale
“Hanno ragione: se non sono pericoloso io chi lo è?“. È iniziata così, con una battuta rivolta ai cronisti, l’udienza della sezione autonoma misure di prevenzione del tribunale di Milano che dovrà decidere sulla sorveglianza speciale chiesta dalla Questura per l’ex ‘re’ dei paparazzi Fabrizio Corona.
Le sue parole: “Ancora qui dopo 30 anni, ogni giorno sono in tribunale. Oggi è un’udienza importante e mi aspetto l’oggettività. Nel 2011 mi diedero la sorveglianza speciale che si dà ai criminale ed era una cosa fuori dal comune come tutte le sentenze. Oggi ho scontato la mia pena, ho due cavolate di processi in corso, faccio l’imprenditore e non sono un soggetto pericoloso“.
Fabrizio Corona, assistito dall’avvocato Ivano Chiesa, ha poi aggiunto: “Questa sentenza è importante dopo quella del tribunale di Sorveglianza che diventa una declaratoria di fine pena, per cui con questa udienza posso andare a richiedere il passaporto e posso andarmene in America a diventare famoso. Come? Ancora non lo so”.
Le nuove dichiarazioni di Fabrizio Corona sul caso calcio-scommesse
A margine dell’udienza, Fabrizio Corona è tornato a parlare anche del caso calcio-scommesse: “Finito con poco? Non è finito. Il problema è che la legge italiana è così, specialmente quando c’è di mezzo la Juve e i poteri forti. È un processo che è ancora sospeso e che magari tra un paio di anni ne sentiremo parlarne. Il fatto che sia rimasto così sospeso, con due condanne, quando c’è di mezzo un po’ tutta l’Italia, fa strano, ma questo fa parte del nostro Paese”.
“Se i nomi sono usciti tutti? Ma va, è coinvolta 3/4 della Serie A…”, ha concluso l’ex “re” dei paparazzi.
Fabrizio Corona.
Niente sorveglianza speciale per Corona: le parole del pm
Fabrizio Corona non è socialmente pericoloso e, quindi, non deve essere disposta per lui la sorveglianza speciale. Come riportato da ‘ANSA’, è quanto richiesto ai giudici di Milano dalla pm Giovanna Cavalleri, nell’udienza in cui si è discusso del rinnovo e dell’aggravamento della misura di prevenzione proposta per l’ex agente fotografico, che nei mesi scorsi ha finito di scontare le sue condanne definitive.
Dal mese di maggio del 2022, ha spiegato in aula la pm, non ci sono “episodi di rilievo su una pericolosità sociale” di Corona, che ha vari procedimenti ancora in corso. Procedimenti che, ha aggiunto il pm, non dimostrano, però, una sua “pericolosità”. Le “violazioni” quando era in affidamento in prova nell’ultimo periodo sono state, a detta della pm, delle “intemperanze”.
La pm Giovanna Cavalieri ha fatto riferimento, in particolar modo, all’ordinanza con cui il Tribunale di Sorveglianza ha dichiarato formalmente “estinta la pena” per Fabrizio Corona, nella quale si legge che l’ex “re” dei paparazzi, nel suo percorso, è migliorato “significativamente” sia come “processo introspettivo” che come “cambiamento psicologico, nonostante la complessità del funzionamento della sua personalità”.
L’avvocato Ivano Chiesa ha chiesto il rigetto della richiesta della Questura di rinnovo e aggravamento della sorveglianza speciale.
Le sue parole: “Non parliamo di un pericoloso criminale che va in giro a sparare. Lui è fatto così e con le cure negli anni è migliorato, tutte le sue disavventure sono legate solo agli anni 2007-2008″.
I giudici (collegio presieduto da Maria Gaetana Rispoli) decideranno nei prossimi giorni.