Esplosione Sabino esplodenti, il messaggio dell'azienda ai familiari delle vittime: si indaga per omicidio
Il messaggio della Esplodenti Sabino dopo l'esplosione nell'azienda di Casalbordino in cui hanno perso la vita tre operai
Si indaga per omicidio colposo e disastro nell’ambito delle indagini sull’esplosione avvenuta all’interno della Esplodenti Sabino, storica azienda di Casalbordino (Chieti) che tratta residuati bellici, costata la vita a tre operai. La ditta, già teatro di una tragedia analoga nel dicembre 2020, ha diffuso una nota rivolgendosi ai familiari delle vittime, parlando di un incidente “inspiegabile”.
- Il messaggio dell'azienda ai familiari delle vittime
- Chi sono le vittime dell'incidente
- Le indagini
- La tragedia del 2020
Il messaggio dell’azienda ai familiari delle vittime
Sul tragico incidente è intervenuta la stessa Esplodenti Sabino con una nota: “Resta, allo stato, inspiegabile la causa dell’innesco che ha determinato la dolorosa perdita di tre lavoratori sebbene esperti, formati e informati dei rischi connessi allo svolgimento delle loro mansioni”.
“L’incidente – spiega l’azienda – si è verificato durante la normale fase di lavorazione di munizionamento, eseguito per conto dell’Agenzia industrie difesa, nonostante l’adozione delle cautele e applicazioni più severe previste dalla normativa sulla prevenzione degli infortuni”.
Quindi il messaggio ai familiari delle vittime: “Per quanto di competenza, la società si farà carico di ogni esigenza dei familiari delle vittime anche attraverso le proprie compagnie di assicurazione”.
Chi sono le vittime dell’incidente
Nell’esplosione avvenuta alla Sabino Esplodenti di Casalbordino nella mattinata di mercoledì 13 settembre sono morte tre persone, tre operai esperti e padri di famiglia.
Sono Fernando Di Nella, 62 anni di Lanciano, che a breve sarebbe andato in pensione; Giulio Romano, 56 anni di Casalbordino, scampato miracolosamente alla tragedia del 2020 per un cambio di turno.
E Gianluca De Santis, il più giovane, 44 anni di Palata (Campobasso), che sarebbe stato in ferie per accompagnare uno dei suoi figli piccoli a scuola.
Le indagini
Intanto vanno avanti le indagini e già nelle prossime ore, in vista dell’autopsia sui corpi delle vittime, potrebbero essere iscritti i primi nomi sul registro degli indagati.
Secondo quanto riporta Agi, le ipotesi di reato sulle quali sta lavorando la Procura di Chieti sono omicidio colposo plurimo e disastro colposo contro ignoti.
La tragedia del 2020
Come detto, la Esplodenti Sabino di Casalbordino non è nuova a incidenti mortali del genere. Nella giornata di oggi, 14 settembre, è prevista dinanzi al gup del Tribunale di Vasto l’udienza preliminare per l’esplosione avvenuta nella stessa fabbrica il 21 dicembre 2020.
In quella occasione persero la vita altri tre operai: Paolo Pepe, 45 anni, Nicola Colameo, 45, e Carlo Spinelli, 54. Sono dieci gli imputati, compresa la società: per tutti l’accusa principale è cooperazione colposa in omicidio colposo.