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Esplosione Sabino esplodenti, il messaggio dell'azienda ai familiari delle vittime: si indaga per omicidio

Il messaggio della Esplodenti Sabino dopo l'esplosione nell'azienda di Casalbordino in cui hanno perso la vita tre operai

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Si indaga per omicidio colposo e disastro nell’ambito delle indagini sull’esplosione avvenuta all’interno della Esplodenti Sabino, storica azienda di Casalbordino (Chieti) che tratta residuati bellici, costata la vita a tre operai. La ditta, già teatro di una tragedia analoga nel dicembre 2020, ha diffuso una nota rivolgendosi ai familiari delle vittime, parlando di un incidente “inspiegabile”.

Il messaggio dell’azienda ai familiari delle vittime

Sul tragico incidente è intervenuta la stessa Esplodenti Sabino con una nota: “Resta, allo stato, inspiegabile la causa dell’innesco che ha determinato la dolorosa perdita di tre lavoratori sebbene esperti, formati e informati dei rischi connessi allo svolgimento delle loro mansioni”.

“L’incidente – spiega l’azienda – si è verificato durante la normale fase di lavorazione di munizionamento, eseguito per conto dell’Agenzia industrie difesa, nonostante l’adozione delle cautele e applicazioni più severe previste dalla normativa sulla prevenzione degli infortuni”.

Quindi il messaggio ai familiari delle vittime: “Per quanto di competenza, la società si farà carico di ogni esigenza dei familiari delle vittime anche attraverso le proprie compagnie di assicurazione”.

Chi sono le vittime dell’incidente

Nell’esplosione avvenuta alla Sabino Esplodenti di Casalbordino nella mattinata di mercoledì 13 settembre sono morte tre persone, tre operai esperti e padri di famiglia.

Sono Fernando Di Nella, 62 anni di Lanciano, che a breve sarebbe andato in pensione; Giulio Romano, 56 anni di Casalbordino, scampato miracolosamente alla tragedia del 2020 per un cambio di turno.

 Altri tre operai persero la vita nella stessa fabbrica in un altro incidente nel 2020

E Gianluca De Santis, il più giovane, 44 anni di Palata (Campobasso), che sarebbe stato in ferie per accompagnare uno dei suoi figli piccoli a scuola.

Le indagini

Intanto vanno avanti le indagini e già nelle prossime ore, in vista dell’autopsia sui corpi delle vittime, potrebbero essere iscritti i primi nomi sul registro degli indagati.

Secondo quanto riporta Agi, le ipotesi di reato sulle quali sta lavorando la Procura di Chieti sono omicidio colposo plurimo e disastro colposo contro ignoti.

La tragedia del 2020

Come detto, la Esplodenti Sabino di Casalbordino non è nuova a incidenti mortali del genere. Nella giornata di oggi, 14 settembre, è prevista dinanzi al gup del Tribunale di Vasto l’udienza preliminare per l’esplosione avvenuta nella stessa fabbrica il 21 dicembre 2020.

In quella occasione persero la vita altri tre operai: Paolo Pepe, 45 anni, Nicola Colameo, 45, e Carlo Spinelli, 54. Sono dieci gli imputati, compresa la società: per tutti l’accusa principale è cooperazione colposa in omicidio colposo.

Fonte foto: ANSA

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