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CRONACA

Enna, arrestato un prete: accusato di aver portato droga a un detenuto in carcere

In manette il cappellano del carcere di Enna dopo il ritrovamento di sostanze stupefacenti nelle celle

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Il cappellano del carcere di Enna è stato arrestato mentre cedeva droga a un detenuto. Nell’abitazione del prete sono state trovate armi e denaro in contanti. L’operazione arriva a seguito delle indagini sulle sostanze stupefacenti scoperte nell’Istituto penitenziario siciliano.

Le indagini

L’indagine della Polizia penitenziaria di Enna, in collaborazione con il Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria, è partita alcuni mesi fa dal ritrovamento di dosi di droga durante un controllo ai detenuti ed è ancora in corso.

Durante la perquisizione nella casa del prete, appartenente alla diocesi di Piazza Armerina, gli agenti hanno trovato anche delle armi e dei contanti.

Il report sulle carceri italiane

La vicenda si inserisce in un quadro particolarmente critico sulle condizioni delle carceri in Italia, riportato da Antigone. Una settimana fa l’associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale ha manifestato davanti al tribunale di Palermo per attirare l’attenzione delle istituzioni italiane sul sempre più alto numero di suicidi negli Istituti penitenziari del Paese.

Secondo il report dell’associazione il dato dei detenuti che si sono tolti la vita nel 2022 potrebbe diventare il più alto di sempre: il massimo era stato nel 2009 con 72 suicidi, ma per quanto riguarda quest’anno se ne contano già 66 più altri 60 decessi per cause ancora da accertare.

A fine Marzo i detenuti negli istituti penitenziari italiani erano 54.609, tra i quali 2.276 donne, il 4,2% della popolazione carceraria, gli stranieri 17.104, il 31,3% dei presenti. Il tasso di affollamento ufficiale medio era del 107,4%.

I dati sui suicidi nelle carceri

Da quanto emerso dallo studio l’età media delle persone che si sono suicidate dietro le sbarre è di soli 37 anni, buona parte nella fascia d’età tra i 30 e i 39 anni, seguita da quella tra i 20 e i 29 anni.

Nel 2020 il tasso di suicidi era pari a 11 casi ogni 10mila persone detenute, mentre nel 2021 il rapporto è stato di 10,6 suicidi ogni 10mila persone detenute, ma nel corso di quest’anno sarebbe destinato a crescere, per un valore fino a 16 volte maggiore rispetto ai suicidi registrati nella società fuori dalle carceri.

Fonte foto: ANSA

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