Coronavirus Italia, bollettino: calano i morti, record di tamponi
Le notizie aggiornate al 1 maggio dell'emergenza coronavirus in Italia: numeri e dati su contagi e decessi e tutte le informazioni utili
La Protezione civile ha diffuso il nuovo bollettino sui numeri dell’emergenza coronavirus in Italia. Stando ai nuovi dati, risulta ancora in calo il numero dei malati di Covid-19, anche se il dato di oggi è in rallentamento rispetto a giovedì: sono scesi a 100.943, con un decremento di 608 persone (giovedì erano stati -3.106 i malati rispetto al giorno precedente).
Sono 78.249 i guariti, con un incremento di 2.304 rispetto a giovedì, circa la metà rispetto al record che si era registrato giovedì in numero di nuovi ‘negativizzati’.
Sono salite a 28.236 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 269 in un giorno. Si tratta dell’aumento più basso dal 14 marzo, quando si registrarono 175 morti, già più che raddoppiati a partire dal giorno seguente.
Non si arresta l’ormai stabile (da settimane) trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus: a oggi sono 1.578, 116 in meno rispetto a giovedì. Sono 17.569 le persone ricoverate con sintomi, con un decremento di 580 pazienti rispetto a giovedì. Sono invece 81.796 le persone, pari all’81% degli attualmente positivi, in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
I contagiati totali in Italia, cioè gli attualmente positivi al coronavirus, le vittime e i guariti, sono 207.428, con un incremento rispetto a giovedì di 1.965.
L’aumento dei casi totali di coronavirus In Italia (positivi, vittime e guariti) nelle ultime 24 ore si concentra in Lombardia (+737), in Piemonte (+395) e in Emilia Romagna (+208). Ci sono regioni dove i casi aumentano pochissimo, come Umbria (+1), Molise (+2), Calabria (+4). Nel Lazio i nuovi casi complessivi in 24 ore sono 56.
Nuovo record assoluto di tamponi elaborati: 74.208 contro i 63.826 di giovedì. Il numero totale è 2.053.425. Il rapporto tra tamponi fatti e positivi trovati è al 2,6%, ancora record positivo che conferma il trend in calo. In realtà, però, secondo le elaborazioni di ‘Skytg24’ sui dati diffusi dalla Protezione Civile, togliendo i tamponi ripetuti (circa un terzo), la percentuale di nuovi positivi trovati è del 4,5%. La Lombardia è al 10%, il Piemonte intorno all’8%.
Coronavirus, i casi positivi regione per regione
I casi attualmente positivi sono 36.473 in Lombardia, 15.562 in Piemonte, 9.484 in Emilia-Romagna, 7.779 in Veneto, 5.373 in Toscana, 3.518 in Liguria, 4.446 nel Lazio, 3.211 nelle Marche, 2.753 in Campania, 1.293 nella Provincia autonoma di Trento, 2.947 in Puglia, 2.171 in Sicilia, 1.115 in Friuli Venezia Giulia, 1.911 in Abruzzo, 757 nella Provincia autonoma di Bolzano, 204 in Umbria, 744 in Sardegna, 92 in Valle d’Aosta, 727 in Calabria, 193 in Basilicata e 190 in Molise.
CORONAVIRUS, LA MAPPA DEL CONTAGIO IN ITALIA
Coronavirus, il Veneto sfida il governo
“Abbiamo un piano, che speriamo possa diventare operativo a settembre, che viaggia sui 30 mila tamponi al giorno“. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, spiegando che l’ambizione sarebbe farne di più e per questo “è stato deciso di acquistare altre tre macchine oltre a quella già esistente a Padova. Macchine che consentono di fare 9 mila tamponi giornalieri che saranno messe negli hub di Treviso, Vicenza e Venezia. Se riuscissimo ad acquistarle, potremmo arrivare a fare 50 mila tamponi al giorno”. Lo riporta l’Ansa.
“Ora – ha aggiunto – abbiamo una capacità di 11-12 mila tamponi quotidiani. Speriamo – ha auspicato – che i parametri siano affrontabili. Questo è un aspetto che ho contestato formalmente al Comitato tecnico-scientifico: si parla tanto dei numeri dei contagiati come parametro: ma se uno non fa tamponi, non ha contagiati”.
“Siamo a circa 350 mila, non ci sono altre realtà che hanno fatto tanti test come noi – ha concluso -. A questo si aggiungono i 700 mila test rapidi che stanno tutti andando fuori come attività di screening preparatoria al tampone”.
In merito allo scontro con il governo sulle ordinanze introdotte dal Veneto, Zaia ha detto che “non sono in contrasto con il Dpcm ma vogliono portare un principio di buon senso e rispetto nei confronti del cittadino. Non facciamo ordinanze per cercare prove muscolari o per buttarla in politica. Per quasi tutte c’è la possibilità di dimostrare un allineamento col Dpcm per cui non le ritiriamo”.
Sempre Zaia ha dichiarato: “Il Veneto può aprire tutto, ovviamente sulla base solida di una certificazione che ci dà il Comitato scientifico. Noi, però, potremmo, in linea di principio, affrontare qualsiasi tipo di apertura. Il tema è capire se tutti noi entriamo nell’ordine delle idee che non è finita e che stiamo convivendo col virus. La mascherina è una delle condizioni sine qua non per fare questa battaglia. Penso che la direzione, sentendo i vari colleghi, andrà verso la riapertura differenziata tra le regioni”.
Coronavirus, l’Emilia Romagna apre agli allenamenti individuali per squadre
I calciatori di Spal, Bologna, Parma e Sassuolo, da lunedì, potranno tornare nei rispettivi centri sportivi per allenarsi, sia pure individualmente. Lo prevede l’ordinanza firmata giovedì sera dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Le sedute dovranno svolgersi “nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse”, equiparando gli atleti delle discipline individuali a quelli che praticano sport di squadra.
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, a proposito degli allenamenti del Napoli, ha detto: “A me pare che ci siano condizioni per consentire gli allenamenti della squadra del Napoli. Il presidente del Napoli riferisce che ci sono tre campi calcio a Castel Volturno e che è possibile fare allenamento con un distanziamento di anche 20 metri. Possono fare allenamento per fasce orarie, senza l’uso comune delle docce e utilizzando il trasporto individuale. Valuteremo la sua richiesta e la sottoporremo alla task foce ma se vengono tutte le norme di sicurezza mi sembra ragionevole”.
Emergenza Coronavirus, Conte si scusa con gli italiani
Con un post su ‘Facebook’, il premier Giuseppe Conte ha chiesto scusa agli italiani per i ritardi nei sostegni del governo: “Chiedo scusa a nome del Governo, e vi assicuro che continueremo a pressare perché i pagamenti e i finanziamenti si completino al più presto”.
INFORMATIVA DI CONTE ALLA CAMERA: LE SUE DICHIARAZIONI
La Lega sospende l’occupazione del Parlamento
La Lega ha sospeso la scorsa notte l’occupazione delle Aule di Camera e Senato. La scelta è arrivata, come spiegato dalla Lega, dopo aver preso atto di timidi segnali del governo sulla fase 2, dal tema della scarcerazione dei boss mafiosi all’apertura sugli asili nido, fino alle scuse di Conte per i ritardi dei pagamenti.
Matteo Salvini ha aggiunto che lasciare le Aule il 1° maggio è anche un atto di rispetto per i lavoratori parlamentari. L’occupazione riprenderà, hanno spiegato fonti leghiste, “se non arriveranno fatti concreti”.
CASSA INTEGRAZIONE, LICENZIAMENTI E BONUS: LE NOVITÀ DEL GOVERNO
Renzi: “A rischio milioni di posti di lavoro”
“Se non ci diamo smossa, milioni di italiani perderanno il posto di lavoro. Lavoriamo insieme per un’Italia che riparte”. Lo ha detto in diretta Facebook Matteo Renzi.
“A Conte – ha aggiunto – ho detto: se vuoi la strada della politica noi siamo con te, se però qualcuno vuole scegliere il populismo faccia pure, ma senza di noi. Tutto qui. Il problema è capire come davanti a un disastro occupazionale la politica seria riesce a dare risposte. La scelta non è nostra, è di Conte”.
COVID, “POLEMICHE STRUMENTALI”: RENZI E LA FRASE SULLE VITTIME
Fase 2, Landini: “Ora serve responsabilità di tutti”
“Noi abbiamo fatto un protocollo che è diventato legge perché il governo lo ha recepito nell’ultimo decreto”, con cui si prevede che “si lavora solo se ci sono le condizioni di sicurezza, altrimenti si sospende l’attivita’ per ripristinarle. Oggi è il momento della responsabilità”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando della fase 2 allo speciale del Tg3 sul primo maggio e rimarcando che quindi va “applicato in tutti i luoghi di lavoro. Deve prevalere questa logica da parte di tutti, salute e sicurezza vengono prima di ogni altra cosa”.
Coronavirus, obbligo della mascherina in Campania
“Voglio insistere su una cosa: dobbiamo essere rigorosi sull’obbligo di indossare mascherine fuori casa e se è possibile rispettare il distanziamento sociale”. Lo ha chiesto, ai cittadini, il governatore della Campania Vincenzo De Luca. “È indispensabile – ha ribadito, venendo ripreso dall’Ansa – e noi saremo rigorosissimi con un’altra ordinanza: c’è obbligo di indossare mascherina altrimenti ci sono le sanzioni”.
LA PANDEMIA POTREBBE DURARE ALTRI 2 ANNI: LO STUDIO
Coronavirus, la pandemia nel mondo
Secondo quanto riferisce la Johns Hopking University, che monitora la pandemia di coronavirus fornendo i dati aggregati provenienti da tutti i Paesi del mondo, i casi di contagio hanno raggiunto quota 3.257.520. I guariti sono 1.014.809, i morti per cause collegate a Covid-19 sono 233.405.
Le vittime di Sars-Cov-2 negli Stati Uniti, Paese più colpito dal virus a livello globale, sono 63.019.
In Europa il coronavirus ha ucciso oltre 140.000 persone. Il dato è emerso dal conteggio effettuato dalla ‘France Presse’.
La Spagna piange 24.824 vittime di Covid-19, registrando 215.216 casi. I guariti finora sono quasi 115.000.
Sono in lieve salita rispetto a giovedì il numero dei morti in Gran Bretagna nelle ultime 24 ore: sono 739 mentre giovedì si erano registrati 674 decessi. La cifra complessiva dei morti dall’inizio pandemia è di 27.510.
La Francia ha registrato 218 vittime per il coronavirus in 24 ore, mentre il numero di pazienti in terapia intensiva è sceso di 141 unità. Lo hanno annunciato le autorità sanitarie francesi. I numeri sono in calo rispetto a giovedì, quando erano state annunciate 289 vittime.
Il numero di decessi per coronavirus in Pakistan è salito a 385, mentre i casi Covid-19 sono saliti a 16.817. Lo ha riferito il ministero della Sanità, aggiungendo che nelle ultime 24 ore sono morte 24 persone e sono stati segnalati 990 nuovi casi. Finora, i guariti sono 4.315.
L’Algeria ha registrato nelle ultime 24 ore altri 148 nuovi casi di coronavirus, che hanno portato a 4154 il bilancio dei contagiati totali nel Paese. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Algeri, attraverso le parole del portavoce della Commissione speciale per il monitoraggio della diffusione della malattia, Djamel Fourar. I decessi sono saliti a 453. In aumento i guariti, passati da 1779 a 1821.