Emanuela Orlandi parlava del Papa nel suo diario? Il fratello Pietro smentisce: "Falso, è una storia vecchia"
Nel diario di Emanuela Orlandi si parlava dei rapporti con Papa Giovanni Paolo II? Il fratello Pietro smentisce con forza: "Sono stufo"
Emanuela Orlandi parlava del Papa nel suo diario? I titoli usciti il 24 maggio a seguito di alcuni documenti pubblicati in esclusiva dal settimanale ‘Giallo’ hanno fatto sobbalzare chi segue il caso con attenzione, ma una prima precisazione è doverosa: non si tratta del diario segreto della cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983, piuttosto del suo diario scolastico. Uno di questi era finito tra le mani dei servizi segreti quando arrivarono in casa Orlandi pochi giorni dopo la scomparsa della loro giovanissima congiunta. Lo afferma lo stesso Pietro Orlandi, e lo ha ribadito in sede di Commissione bicamerale d’inchiesta nel giorno in cui si sono tenute le audizioni e dei parenti di Emanuela e della sorella di Mirella Gregori. Quel diario, infine, il 20 luglio 1983 fu trasmesso alla Questura di Roma. Ma cosa conteneva? Si parlava realmente di Giovanni Paolo II? No, ovviamente.
- Il diario di Emanuela Orlandi e il Papa
- La smentita di Pietro Orlandi
- La commissione parlamentare d'inchiesta: a che punto sono i lavori
Il diario di Emanuela Orlandi e il Papa
“Al signor questore di Roma. Si trasmette fotocopia di un’agenda di Emanuela Orlandi, occasionalmente acquisita dal nostro organismo”. Con questo messaggio in calce, su carta intestata del Ministero dell’Interno e con classificazione “riservato”, il 20 luglio 1983 – quasi un mese dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi – la Questura di Roma ricevette le fotocopie alcune pagine dell’agenda scolastica della giovanissima studentessa.
Tra queste pagine un’amica di Emanuela avrebbe fatto riferimento a un certo ‘Giovannino‘, poi riportato come ‘GP II‘, acronimo alfanumerico che rimanda proprio al nome apostolico di Karol Wojtyla, Giovanni Paolo II. Ma in quale contesto sarebbe stato inserito il nome dell’allora Santo Padre?
Si farebbe riferimento – addirittura – a una relazione sentimentale, dettaglio che ‘Giallo’ derubrica come “scherzo un po’ pesante tra amiche”. A tal proposito dettagli utili a smontare l’ipotesi di una conoscenza diretta e scabrosa tra il Santo Padre ed Emanuela potrebbero essere in numero maggiore.
Come ricostruisce il giornalista Tommaso Nelli nel suo libro inchiesta ‘Atto di dolore‘, il 25 luglio 1983 una compagna di scuola di Emanuela, ascoltata dai carabinieri, fece il nome di un compagno di classe che era solito scarabocchiare i diari scolastici altrui in modo goliardico. Allo stesso tempo escluse di conoscere tale ‘Giovannino’, a meno che non facesse parte del “gruppo del Vaticano” che era solito frequentare Emanuela, o della parrocchia di Sant’Anna, anch’essa luogo di riferimento della 15enne scomparsa.
Ancora, nello stesso 1983 Federica Orlandi dichiarò che quella non era certo la scrittura di sua sorella Emanuela.
La smentita di Pietro Orlandi
Raggiunto da ‘Fanpage’, Pietro Orlandi ha smentito con forza ogni insinuazione su eventuali incontri privati tra sua sorella Emanuela e Giovanni Paolo II.
Le sue parole: “Sempre le stesse cose, si prova a calpestare la dignità di una ragazzina di 15 anni. Ma noi dobbiamo andare verso la verità”. Poi Pietro Orlandi fa chiarezza sul lavoro dei servizi segreti, che si interessarono al caso pochi giorni dopo la scomparsa. Per la precisione, entrò in scena Giulio Gangi, un giovanissimo 007.
Le parole del fratello di Emanuela a ‘Fanpage’:
I servizi segreti sono venuti a casa nostra tre giorni dopo la scomparsa di Emanuela perché Giulio Gangi, un personaggio dei servizi che aveva anche casualmente conosciuto Emanuela, era amico di nostra cugina Monica. Per noi erano persone che ci stavano aiutando, dalla cameretta di Emanuela prendevano tutto, per noi erano la salvezza, gli davamo tutto“.
La commissione parlamentare d’inchiesta: a che punto sono i lavori
Fino ad oggi, 22 maggio, a Palazzo San Macuto sono stati ascoltati il fratello e le sorelle di Emanuela Orlandi e Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella Gregori.
Il 16 maggio è stato il turno di due giornalisti, Fabrizio Peronaci e Gianni Sarrocco, rispettivamente penne del ‘Corriere della sera’ e ‘Il Tempo’. I due hanno riportato le loro teorie, seppur divergenti, sul legame tra la 15enne scomparsa il 7 maggio 1983 a Roma e la sua coetanea, cittadina vaticana, svanita nel nulla il 22 giugno dello stesso anno.
Recentemente Mehmet Ali Agca, che il 13 maggio 1981 esplose due colpi di pistola contro Giovanni Paolo II, ha chiesto di essere ascoltato “per conoscere la verità storica”.