Elio Vito, il pesce d'aprile scatena un "casino": l'annuncio del deputato di Forza Italia e le reazioni
Il pesce d'aprile pensato dal deputato di Forza Italia Elio Vito, utilizzando le sue stesse parole, ha scatenato un "casino": cosa è successo
Anche la politica italiana ha avuto il suo pesce d’aprile diventato virale: a scatenare quello che è stato definito un “terremoto” è stato Elio Vito, deputato di Forza Italia, che in mattinata su ‘Twitter’ ha annunciato l’addio al partito guidato da Silvio Berlusconi e la richiesta di iscrizione al Partito Democratico.
Pesce d’aprile di Elio Vito: l’annuncio su ‘Twitter’
Nella mattinata di venerdì 1° aprile 2022, Elio Vito ha scritto su ‘Twitter’: “Oggi, 1° aprile, sono uscito da Forza Italia ed ho chiesto di aderire al Partito Democratico“.
Pesce d’aprile di Elio Vito, la smentita del Partito Democratico
Dopo l’annuncio di Elio Vito, è arrivata la smentita del Partito Democratico. “Nessuna richiesta di adesione è arrivata al gruppo Pd della Camera da parte del deputato FI Elio Vito” è il messaggio rilanciato su ‘Twitter’ dallo stesso parlamentare forzista. Il suo commento in merito che conferma il pesce d’aprile: “La cosa sta leggermente sfuggendo di mano“.
Pesce d’aprile di Elio Vito: la sua spiegazione
Intervistato da ‘La Repubblica’, Elio Vito ha spiegato così il suo pesce d’aprile: “So che qualcuno si è arrabbiato, peggio per lui che ha abboccato. Non ci ho riflettuto neanche molto. L’ho scritto e via: da quel momento un casino…”.
Il deputato di Forza Italia ha poi aggiunto: “Mi ha chiamato il capogruppo Paolo Barelli. Gli ho risposto: ‘ti piacerebbe che fosse vero’. Molti colleghi alla Camera mi hanno scritto per invitarmi a non andare via. Sa qual è la morale? Su Twitter l’hanno capito subito che era uno scherzo, molti politici e giornalisti no. Mi sa che sui social c’è un maggior senso dell’ironia”.
In merito al suo presente e futuro politico, Elio Vito ha spiegato che in Forza Italia “c’è un disagio”. E ha aggiunto: “Non sono in sintonia con i vertici, credo invece di esserlo con l’elettorato. La posizione di Forza Italia sul ddl Zan, il silenzio di Berlusconi sulla guerra, la subalternità a Salvini: tutte cose che non ho digerito. Ma i matrimoni si fanno in due: vediamo se Forza Italia ancora mi vuole. Quanto al Partito Democratico, alcune scelte le ho apprezzate, come la chiara opzione atlantista, altre un po’ meno: ma non so ancora cosa farò da grande“.
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