Elezioni Austria, Salvini contro Tajani dopo la vittoria dell'estrema destra: tensione nel Governo Meloni
Le elezioni in Austria vinte dall'estrema destra danno uno scossone alla maggioranza in Italia: alta tensione nel Governo Meloni tra Matteo Salvini e Antonio Tajani
Alta tensione nel Governo Meloni dopo l’esito delle elezioni in Austria. All’indomani della vittoria dell’estrema destra, rappresentata dal 29,2% del partito Fpo guidato da Herbert Kickl, la reazione nel centrodestra italiano è stata triplice. Da una parte l’allarme di Antonio Tajani (Forza Italia), che ha parlato esplicitamente di “rigurgiti neonazisti”; dall’altra Matteo Salvini (Lega), che invece ha salutato con grande entusiasmo il risultato delle urne, attaccando anche l’alleato. In mezzo Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), che ha deciso di non esporsi, restando – per ora – in silenzio.
- Chi ha vinto le elezioni in Austria
- Tajani e Forza Italia dopo la vittoria dell'estrema destra
- L'attacco di Salvini a Tajani
- Il silenzio di Giorgia Meloni
Chi ha vinto le elezioni in Austria
Domenica 29 settembre si è votato in Austria: le elezioni hanno sancito la vittoria dell’estrema destra dell’Fpo, partito di estrema destra guidato da Herbert Kickl, capace di ottenere il 29,2%.
Non avendo però raggiunto la maggioranza assoluta, sarà necessaria una coalizione per far nascere il Governo.
Il presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, nei prossimi giorni darà il via alle consultazioni per capire se ci siano i presupposti per la formazione di un Esecutivo.
Tajani e Forza Italia dopo la vittoria dell’estrema destra
Antonio Tajani è stato tra i primi a commentare l’esito del voto in Austria, facendo esplicito riferimento al neonazismo.
Il leader di Forza Italia, nonché vicepremier, ai microfoni di Rainews 24 ha dichiarato che – a suo dire – in Austria serve “una forma di Governo a guida popolare che escluda il Partito della libertà (ossia l’Fpo, che ha vinto, ndr)”.
Quindi, il passaggio più forte: “Le battaglie politiche si vincono sempre al centro per impedire che gli estremisti di destra e sinistra facciano danni. Ogni rigurgito neonazista va respinto, l’estrema destra da sola non è mai in grado di vincere, lo abbiamo visto in Francia“.
L’attacco di Salvini a Tajani
La Lega, invece, ha rivolto i complimenti all’Fpo.
Dopodiché, il leader Matteo Salvini si è scagliato contro Antonio Tajani, senza nominarlo, ripreso dall’Ansa: “Bellissimo risultato per i nostri alleati, stamattina qualcuno parlava di nazismo: c’è qualcuno che dorme male o che mangia pesante, perché non penso ci sia l’allarme neonazista in Francia, o in Germania, in Austria e in Olanda“.
Poi, la chiosa: “Quando i cittadini votano bisogna rispettare il voto popolare. Se gli austriaci hanno deciso che il primo partito fosse il Partito della Libertà, che ha i temi della sicurezza, contrasto all’immigrazione clandestina, della difesa del lavoro e della famiglia fra le loro priorità, vuol dire che così la pensano gli austriaci. Saranno a Pontida e nessuno si offenda“. La manifestazione è in programma domenica 6 ottobre.
Gli ha fatto eco Roberto Vannacci, eurodeputato eletto col Carroccio, che in una nota ha parlato di “voto libero e pienamente democratico”, che però “non piace alla sinistra, che parla di giorno nero per la democrazia. Come se fosse democratico solo il voto a sinistra. Strano il loro concetto di elezioni libere. Eccolo, il Mondo al contrario: accusano tutti di fascismo, ma i veri antidemocratici, intolleranti e discriminatori sono loro”, di fatto ignorando la presa di posizione di Forza Italia, partito di Governo.
Il silenzio di Giorgia Meloni
Tra i due litiganti, la premier sceglie il silenzio.
Giorgia Meloni, il cui indice di gradimento secondo gli ultimi sondaggi è aumentato rispetto all’insediamento del suo Governo, nel 2022, non ha interesse a inimicarsi una parte dell’elettorato.
Al momento, la premier non si è espressa sulle elezioni in Austria o sulle tensioni nella maggioranza, almeno pubblicamente.