NOTIZIE
CRONACA ESTERA

Drone sulla casa di Netanyahu che promette vendetta ad Hezbollah: "Pagheranno un prezzo altissimo"

Un drone ha colpito la villa di Netanyahu a Cesarea. Il premier israeliano e la moglie in quel momento si trovavano a Gerusalemme nella residenza ufficiale

Pubblicato: Aggiornato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un drone ha colpito la casa di NetanyahuCesarea, a metà strada tra Tel Aviv e Haifa in Israele. Non ci sono state vittime né feriti, ma la portata simbolica dell’evento è enorme: è la prima volta che Hezbollah rappresenta una minaccia concreta per l’incolumità del primo ministro israeliano e della sua famiglia. Il diretto interessato promette vendetta.

La minaccia di Netanyahu

“Gli alleati dell’Iran che hanno cercato di assassinare me e mia moglie hanno commesso un grave errore”, ha annunciato Netanyahu a caldo. “Pagheranno un prezzo elevatissimo come tutti i nostri nemici”. Benjamin Netanyahu e la moglie Sara Ben-Artzi si trovavano nella residenza ufficiale a Gerusalemme in quel momento.

L’annuncio di Hezbollah

“Comincia una nuova fase del conflitto”, aveva minacciato Hezbollah giovedì 17 ottobre, dopo la morte del leader di Hamas Yahya Sinwar.

Benjamin Netanyahu e la moglie Sara Ben-Artzi.

Israele si aspettava la solita pioggia di missili, invece i miliziani libanesi hanno puntato direttamente all’elegante villa con porticato e piscina che i coniugi Netanyahu condividono nella città di Cesarea, non lontano dagli scavi di epoca romana.

Poco prima che il drone colpisse la villa, sui canali Telegram vicini a Hezbollah qualcuno ha scritto “aspettatevi una sorpresa”.

I droni Sayyad-107

Cesarea è stata colpita da tre droni Sayyad-107 con testata esplosiva. Si tratta di ordigni di fabbricazione iraniana con assemblaggio libanese.

Rispetto ai missili tradizionali rappresentano una minaccia in più per Israele: i Sayyad-107 volano a 300 km/h aumentando e diminuendo la quota repentinamente e seguendo rotte che li rendono praticamente invisibili ai radar dell’Iron Dome, il sistema antimissilistico israeliano.

Sabato, 2 dei 3 droni sono stati intercettati mentre il terzo ha colpito la villa di Netanyahu, a 73 km dal confine israelo-libanese. Non si conosce l’esatta portata dei danni, dal momento che le autorità non hanno rivelato la zona di impatto.

Domenica 13 ottobre un Sayyad-107 aveva colpito la mensa di una base a Binyamina, a sud di Haifa, uccidendo 4 militari israeliani e ferendone 67.

Tentativo di assassinio o avvertimento?

Non tutti gli analisti militari di Israele ritengono che si sia trattato di un tentativo di assassinio: alcuni sostengono che l’intelligence di Hezbollah fosse al corrente degli spostamenti di Netanyahu e che, di conseguenza, l’attacco a Cesarea sia stato un avvertimento e non un attentato.

Fonte foto: IPA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963