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Draghi, malumori in Forza Italia? Berlusconi rompe il silenzio

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha parlato dopo le voci di presunti "malumori" interni all'ala sovranità del partito

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nelle scorse ore erano circolate voci di presunti malumori all’interno di Forza Italia per la scelta di inserire nella squadra dei ministri del governo Draghi tre ministri del fronte moderato anti-sovranista. Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Renato Brunetta, infatti, non sarebbero ben visti dagli azzurri dell’asse con Matteo Salvini. A gettare acqua sul fuoco, poi, il silenzio del leader del partito Silvio Berlusconi, che aveva affidato solo un “Buon lavoro” a Draghi nelle sue pagine social. In un’intervista al Corriere della Sera, però, l’ex premier ha voluto rompere il silenzio e ha detto la sua sul nuovo esecutivo.

“Il governo – ha dichiarato Berlusconi – è stato costruito dal presidente Draghi che ha ritenuto di indicare ministri a lui graditi al di là delle indicazioni dei partiti. Del resto, è quello che io stesso gli avevo suggerito”.

“Sono sicuro della qualità dei ministri di FI, ognuno di loro è parte della nostra storia e ha l’esperienza, la competenza, la passione civile necessarie per svolgere un ottimo lavoro in questa fase – ha aggiunto -. Sottolineo anche con orgoglio che FI esprime la maggiore presenza femminile nel governo. Due su tre dei nostri ministri sono donne”.

Alla domanda sui presunti malumori all’interno dell’ala sovranista del partito, Berlusconi ha spiegato: “Non esiste da noi un’ala ‘moderata’ contrapposta ad un’ala ‘sovranista’. Tutta FI è parte del centrodestra che noi abbiamo fondato e non c’è nessuna differenziazione”.

“Nel centrodestra FI non è subordinata a nessuno, anzi ambisce a tornare a svolgere una funzione trainante, non solo politicamente ma anche sul piano dei numeri. Abbiamo un ruolo ben distinto da quello dei nostri alleati, per cultura, stile politico, valori di riferimento”, ha continuato il Cavaliere.

“Siamo liberali, cattolici, europeisti, garantisti – ha concluso l’ex premier -. Ci siamo opposti al governo Conte, pur mantenendo un atteggiamento responsabile. Dal primo giorno della crisi abbiamo chiesto una soluzione di unità nazionale come quella che si è realizzata dando vita al governo Draghi, al quale abbiamo assicurato dal principio pieno e convinto sostegno. Sfido a indicare qualcuno fra noi che non abbia condiviso o non si riconosca oggi in qualcuna di queste scelte”.

Fonte foto: ANSA
I ministri del governo Conte esclusi dal nuovo premier Draghi

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