Dopo l'esplosione del gasdotto in Finlandia il prezzo del gas potrebbe salire: gli aumenti per ogni famiglia
Il sabotaggio del gasdotto Baltic Connector fa tremare l'economia con la previsione di un nuovo rincaro del gas
Quella riguardante il gas sembrerebbe essere una crisi senza fine. Dopo i rincari subiti per lo scoppio della guerra in Ucraina, infatti, altri due eventi potrebbero provocare una nuova impennata dei prezzi: il sabotaggio del gasdotto Baltic Connector e il conflitto tra Israele e Hamas. Se per il secondo i risvolti sono subito stati rilevanti, per il sabotaggio dell’infrastruttura tra Finlandia ed Estonia il risultato potrebbe vedersi ben presto.
L’allarme sul costo del gas
Le previsioni sul prezzo del gas da qui alle prossime settimane, infatti, è allarmante e Assoutenti ha lanciato un chiaro messaggio in vista dell’aumento delle tariffe provocato dal rincaro.
Lo stop al gasdotto Baltic Connector, che dal 7 ottobre ha subito gravi perdite, ha infatti portato all’aumento dei costi, con un +23% rispetto alle quotazioni del 6 ottobre. Una impennata dovuta in primis dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, ma che ogni giorno sempre di più risente anche del blocco dell’infrastruttura finlandese.
Gli aumenti per le famiglie
Ecco allora che Assoutenti lancia l’allarme, traducendo in numeri tutti i timori degli italiani. “Considerati gli attuali prezzi sul mercato tutelato, un incremento del +15% per le tariffe della luce farebbe salire la spesa di +115 euro annui a famiglia, portando la bolletta della luce a quota 879 euro”.
Ben più drammatica la situazione riguardante la bolletta del gas che, sempre ipotizzando un aumento del 15%, salirebbe invece a 1.526 euro annui a nucleo, con un incremento pari a +199 euro annui.
Secondo le stime, quindi, si tratterebbe di un rincaro complessivo tra luce e gas di +314 euro annui a famiglia con una spesa totale per le forniture energetiche che volerebbe a quota 2.405 euro all’anno a nucleo secondo Assoutenti.
Gasdotto sabotato, cosa si sa
Secondo quanto trapela, per riparare il gasdotto Baltic Connector ci vorranno almeno cinque mesi. Ma cos’è successo?
Al momento la pista maggiormente battuta è quella di un sabotaggio, avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 ottobre in cui l’istituto sismologico norvegese Norsar ha rilevato due esplosioni al largo della costa finlandese nel Mar Baltico. Due esplosioni che hanno provocato delle gravi perdite all’infrastruttura inaugurata nel 2020 che è considerata strategia per la sicurezza e l’approvvigionamento della Finlandia.
Sul caso è stata aperta una indagine volta a fare chiarezza su quanto avvenuto perché, e ciò dovrà essere provato, numerosi sono i sospetti di un sabotaggio che vedrebbe il coinvolgimento della Russia.