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CRONACA ESTERA

Donna trova il cadavere del marito nel ripostiglio dopo 8 mesi: si era suicidato, lei lo credeva scomparso

Credeva che il compagno fosse scomparso, invece si era suicidato: la moglie trova la salma nel ripostiglio dopo mesi

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Credeva che il marito se ne fosse andato via di casa senza dare spiegazioni per non farvi più ritorno. La convinzione della moglie è durata otto mesi, poi la tragica scoperta: l’uomo non aveva fatto perdere le proprie tracce, ma si era suicidato. Il suo corpo si trovava dentro l’armadio del ripostiglio.

La polizia ha perlustrato la casa due volte senza trovare il corpo dell’uomo scomparso

La vicenda è avvenuta in Illinois, a Troy, negli Stati Uniti. La scomparsa di Richard Maedge, 53 anni, era stata denunciata per la prima volta il 27 aprile 2022. La polizia aveva quindi provveduto a perquisire almeno due volte la dimora che l’uomo condivideva con la moglie, Jennifer, senza rilevare alcunché.

Entrambe le volte i poliziotti hanno spiegato di aver sentito un odore “simile a quello delle fogne” all’interno della casa, che era tenuta in condizioni pessime. Gli agenti hanno descritto l’abitazione come una “casa di accaparratori”.

L’11 dicembre, cioè a otto mesi di distanza dalla denuncia di scomparsa dell’uomo, Jennifer, intenta a cercare le decorazioni natalizie, ha trovato il corpo del marito in un ripostiglio che raramente apriva, all’interno della camera da letto.

Il rapporto dei medici: l’uomo si è suicidato

Come scrive il Daily Mail, ora i medici legali hanno reso noto un rapporto sul caso, diventato nel frattempo di pubblico dominio, che spiega che Richard è deceduto per suicidio e che il suo corpo aveva superato lo stadio di decomposizione ed era diventato mummificato quando è stato scoperto.

Le ricerche a vuoto e la tragica scoperta del cadavere

Jennifer ha raccontato che l’ultima volta che aveva avuto contatti con il compagno era stato quanto lui l’aveva chiamata per dirle che sarebbe uscito prima dal lavoro. Tornata a casa aveva trovato l’auto di Richard parcheggiata, le chiavi e il portafoglio in casa, ma di lui nessuna traccia. La polizia ha cominciato le ricerche, perlustrando l’abitazione e segnalando il cattivo odore ma concludendo che lui non c’era.

Qualche tempo dopo la Jennifer ha ricontattato la polizia spiegando che il cattivo odore non se ne era andato. Gli agenti sono così tornati a perquisire la casa, senza però trovare la salma. Jennifer ha poi chiamato un idraulico, che ha visitato la casa, sostenendo che l’odore acre era riconducibile al gas di fogna. Ha tappato uno dei tubi fognari della casa e de ne è andato. Infine la drammatica scoperta.

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